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San Giovanni Rotondo: riqualificazione delle biblioteche, incontro "Non luoghi di silenzio ma di scambio di opinioni", dice il sindaco

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Di seguito un comunicato diffuso dal Comune di San Giovanni Rotondo:

I libri ti fanno volare, ma soprattutto dialogare.

Appare questa la sintesi più efficace dell’incontro ospitato nell’auditorium della biblioteca “Michele Lecce” di San Giovanni Rotondo, organizzato dall’amministrazione comunale nell’ambito dell’avviso pubblico Smart-In Puglia – Community Library.

L’obiettivo dell’incontro è la riqualificazione delle biblioteche, attraverso processi di partecipazione e di innovazione. La prima da perseguire con il coinvolgimento degli studenti degli istituti, di ogni ordine e grado, sangiovannesi. La seconda da realizzare con l’allestimento di spazi idonei e l’acquisizione di strumentazione e tecnologie avanzate.

«In questo modo rendiamo le biblioteche non luoghi del silenzio, ma dello scambio di opinioni, idee, progetti, senza dimenticare che lo scopo principale è quello di avvicinare alla lettura e alla frequentazione, visto che la maggior parte degli studenti ha dichiarato che non è mai entrata in una biblioteca», afferma il sindaco Costanzo Cascavilla.

Proprio l’incontro nell’auditorium della biblioteca comunale è servito per prendere visione delle aspettative degli studenti, elaborate attraverso un questionario che ha permesso di tracciare il rapporto tra biblioteca, libri e giovani. Risposte che saranno parte integrante dell’identikit della nuova biblioteca a misura degli utenti e delle loro molteplici necessità. «Faremo della biblioteca il luogo della partecipazione e della condivisione, dove ognuno potrà dare un contributo all’animazione di un contenitore culturale che si candida a diventare polo attrattivo delle arti e delle scienze», sottolinea ancora Cascavilla.

Gli studenti degli istituti “Dante-Galiani”, “Melchionda-Forgione” e “Pascoli-Forgione”, Liceo Magistrale “Maria Immacolata”, Isis “Luigi Di Maggio” e Ipssar “M.Lecce”, hanno illustrato le loro aspettative e i loro interessi verso una fruizione più inclusiva della biblioteca comunale, coniando anche slogan e hashtag per definire la biblioteca dei loro desideri.

Così la biblioteca può diventare una “culturoteca” o anche una “bibloscintilla”, dove  “i libri ti fanno volare” e “viaggiare con la mente, per non essere indifferente”, in modo di avere “una biblioteca migliore per una città migliore”. La biblioteca, come ricorda l’assessora alle politiche sociali, Rossella Fini, «E’ anello di congiunzione tra senso civico e qualità della vita. Più cultura vuol dire migliore società e migliori cittadini, più attenti al progresso civile e capaci di aprire spazi di dialogo mai urlato, ma leale e sereno.» Da qui il concetto che la biblioteca non è il luogo del silenzio, ma del vociare, mai però sguaiato e oltre le righe. Occorre saper miscelare il rispetto del luogo e la sua vivibilità. Tanto sarà più alto il primo, tanto maggiore sarà la seconda.




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