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Martina Franca: stasera preghiera interreligiosa per la pace nella striscia di Gaza

san martino visto da piazza
Di seguito un comunicato diffuso dagli organizzatori dell’iniziativa:
Non è più possibile tacere, stare inerti davanti ad una tv che in ogni momento della giornata trasmette immagini e notizie da Gaza, terrificanti. Davanti ad uno scenario di guerra, di morte e di distruzione il Servizio di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (SPRAR) di Martina Franca organizza per domani, nel centro storico della città della Valle d’Itria in piazza San Martino, una manifestazione di denuncia e di sensibilizzazione contro il massacro che si sta consumando nella striscia di Gaza ai danni dei suoi abitanti, costretti a vivere in una prigione, in un angolo di terra, chiusi tra muri e recinzioni, continuamente attaccati e uccisi anche con armi di distruzione di massa delle  forze sioniste israeliane.
Sarà questa occasione per condividere una strada, un percorso di pace che unisca tutti, soprattutto palestinesi ed ebrei, quegli ebrei che oggi si ribellano e lottano contro ogni forma di discriminazione sociale, di razzismo e contro il sistema di colonialismo praticati dai governi israeliani.
Davanti alla basilica di San Martino tre diverse culture e religioni,  ebrea, cattolica e musulmana si incontreranno e pregheranno insieme allo scopo di trasmettere un unico messaggio di pace. A rappresentare i tre mondi religiosi anche il parroco di  Martina Franca Don Franco Semeraro, un rifugiato politico nonchè mediatore culturale dello Sprar in fuga da Gaza Wasim, ed una rappresentanza dei frati francescani in cammino verso  Assisi.  Come un coro a tre voci, la veglia di preghiera per la pace nella Striscia di Gaza sarà un momento di riflessione e di condivisione a cui tutti, martinesi e non, sono invitati a partecipare. Nel cuore del centro storico martinese, la basilica di San Martino sarà punto di riferimento e di incontro non solo per i fedeli cattolici ma per uomini e donne appartenenti a differenti confessioni religiose che leggeranno passi del Corano, dei Vangeli e della Torah, per dire basta alle atrocità di una guerra disumana e priva di ogni fondamento, che  vede tra le vittime di violenza soprattutto civili e tra questi in particolare i bambini.

Durante la manifestazione verrà inoltre proiettato  un video  girato in questi ultimi giorni dal fratello di Wasim che ancora oggi vive con tutta la sua famiglia nel nord della striscia di Gaza. Attraverso parole e immagini, il video racconterà la paura, le sofferenze, le difficoltà che  i palestinesi sono costretti a vivere soprattutto da quando è scattata l’operazione  “margine di protezione”.  E sarà sempre Wasim con sua moglie a consegnare la bandiera della pace ad uno dei rappresentanti istituzionali del Comune di Martina Franca. Comune che ricordiamo  ha preso proprio recentemente una posizione chiara e netta in merito a questa questione: ha infatti approvato un ordine del giorno con cui ha chiesto non solo la fine del conflitto, e della ” rappresaglie e le vendette di ogni parte”, ma tra le altre cose ha rivolto un appello al governo nazionale – oggi alla Presidenza dell’Unione Europea: l’interruzione della fornitura di armi, di munizioni, di sistemi militari, come pure ogni accordo di cooperazione militare con Israele. L’Italia non può ripudiare la guerra e poi avere stretti rapporti commerciali e militari con chi fa della guerra la sua forma di “dialogo”. La speranza è che l’articolo 11 della Costituzione Italiana non resti solo nella carta ma trovi applicazione e diventare un modus operandi, un discrimine con il quale scegliere gli stati amici.

Sempre durante l’iniziativa, un’altra bandiera proprio quella palestinese, realizzata da alcuni abitanti martinesi, amici di Wasim, sarà invece consegnata ad un abitante di Martina Franca che si è reso disponibile ad appenderla all’esterno della sua abitazione, nella piazzetta antistante la Basilica di San Martino.
La manifestazione si concluderà con una fiaccolata: tante candele accese per smuovere le coscienze, e sensibilizzare l’opinione pubblica italiana  sull’indifferenza che il governo nazionale pone alla questione palestinese. 
Tutte le candele accese daranno vita ad una scritta “Pace a Gaza” un messaggio chiaro che si accenderà a Martina Franca, un bagliore di luce positiva per chiedere la fine del conflitto.
 

A partecipare anche i minori non accompagnati presenti a Taranto ospitati nella struttura baby club insieme agli operatori volontari. L’appuntamento è alle 19.00 presso la Basilica di San Martino in Piazza Immacolata a Martina Franca.

LONA


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3 Comments

  1. Hamas rompe tregua, Israele no
    (…)
    Tel Aviv l’ha prorogata di 4 ore, fino alle 23 ora italiana. Ma Hamas ha lanciato razzi e colpi di mortaio allo scadere della tregua all’ora inizialmente fissata e di fatto rompendola. Israele non ha reagito e ha prolungato la tregua fino alle 20 di domani, domenica, accogliendo le richieste di Onu, vertice di Parigi e Usa.
    Fonte: http://www.unita.it/mondo/gaza-in-vigore-tregua-di-12-ore-br-ancora-scontri-nella-notte-1.582587

    Io esporrò la bandiera della pace in valle d’Itria

      1. L’indifferenza che uccide
        Diciamo la verità: a quanti qui in Europa e in Occidente importerà davvero qualcosa dell’ennesima uccisione di cristiani, saltati in aria ieri, a Kano, in Nigeria, per lo scoppio di una bomba in una chiesa? E del resto a quanti glien’è importato davvero qualcosa dei cristiani obbligati la settimana scorsa ad abbandonare Mosul nel giro di 24 ore, pena la vita o la conversione forzata all’Islam? A nessuno.
        (…)
        Fonte: http://www.corriere.it/editoriali/14_luglio_28/indifferenza-che-uccide-75e4cd0a-1613-11e4-a64f-72b5237763b1.shtml

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