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Ilva: in parlamento e dai sindacati, il governo chiarisca cosa vuole fare realmente Question time, interrogazione Pd e accuse di Lacarra a Di Maio: giri di parole senza dire se l'Ilva chiuda o meno. Consiglio di fabbrica: incontro urgente col ministro o autoconvocazione il 4 luglio

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Interrogazione parlamentare di esponenti Pd. Si vuole sapere la reale intenzione del governo. Iniziativa esposta in sede di question time alla Camera. Alla risposta del ministro Di Maio ha replicato il deputato democratico Marco Lacarra: dal ministro solo chiacchiere senza dire se chiuda l’Ilva o meno. E se Di Maio dice oggi che deve studiare 23mila pagine di documenti vuol dire che non le ha studiate prima, quando ha votato contro i decreti dei governi Renzi e Gentiloni. E come ha fatto a votare senza avere studiato i documenti?

Di seguito il comunicato sindacale Fiom-Fim-Uilm-Usb:

Si è riunito oggi il Consiglio di Fabbrica Ilva per discutere circa lo stato della vertenza cosi come preannunciato lo scorso 23/06/2018, ed a seguito dell’ultima proroga richiesta dai Commissari Straordinari.
Dopo ampia discussione, il consiglio di fabbrica ritiene indispensabile una convocazione urgente da parte del Ministro DI Maio e dei Commissari Straordinari per far luce su aspetti fondamentali riguardanti la proroga e l’intera vertenza.
Tra questi, la necessità di conosce la reale posizione del Governo sull’Ilva, senza fraintendimenti e con chiarezza anche rispetto alle ultime dichiarazioni del Ministro.
Non da meno ci preme conoscere con quali risorse si intende traguardare la proroga stabilita, come nelle parole dei commissari, come intendono “risparmiare” e “fare ulteriori sacrifici” avendo già oggi una situazione precaria in stabilimento a cui non saremo assolutamente disponibili.
A fronte di una mancata convocazione urgente, le OO.SS. annunciano la loro AUTOCONVOCAZIONE DEL CONSIGLIO DI FABBRICA PRESSO IL MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO PER IL PROSSIMO 04/07/2018.
L’USB propone di indire un referendum sulla reale volontà dei dipendenti sul futuro di Ilva ma il consiglio di fabbrica ritiene superata la proposta in base ai dati della propria rappresentanza, pari alll’80% dello stabilimento, a fronte degli 8 iscritti alle organizzazioni che invece chiedono la chiusura di ILVA.
Il sindacato ribadisce che non permetterà, ne ora, né tantomeno durante questa proroga, azioni unilaterali da parte di nessuno, in assenza di accordo sindacale.




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