Salvatore Ciullo e gli altri dello staff tecnico, derubati. Erano allo stadio, per fare il loro lavoro: provare a salvare il Taranto calcio, sul piano sportivo. Il furto con l’allenatore e i suoi collaboratori nel mirino dei ladri, invece, non salva Taranto: sul piano della faccia, proprio. Dopo le botte di metà marzo ai calciatori, le ruberie sono la vetta che si è riusciti a raggiungere. Anzi, più che la vetta, il fondo.