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Martina Franca, commemorate le vittime del 21 Settembre La strage nazista di Matera nel 1943, morirono ventuno persone

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La scopertura della lapide, nell’atrio di palazzo ducale a Martina Franca. Scopertura da parte del sindaco locale, Franco Ancona  e di quello di Matera, Raffaello De Ruggeri. Sono ricordati i tre martinesi che nella città lucana morirono il 21 Settembre 1943.

Quel giorno l’avvocato Mario Greco con Raimondo Semeraro e l’autista Tommaso Speciale era a Matera per una pratica giudiziaria. Furono fermati dai nazisti che fra l’altro erano ormai agli ultimi frangenti dell’occupazione della città. Furono fermati, i tre pugliesi, perché l’auto noleggiata a Taranto aveva targa inglese.

Vennero portati, con numerosi materani, in un locale. Rinchiusi lì. Il locale venne incendiato dai nazisti. Morirono 21 persone.

Alla manifestazione hanno preso parte, fra gli altri, familiari delle vittime e reduci, il 96enne De Vito, per esempio. Deportato ad Auschwitz, dove a tarda sera del 17 gennaio 1945, con quaranta gradi sotto zero di temperatura, le avanguardie russe iniziarono l’azione di attacco, riuscendo ad entrare nel campo il 27 gennaio. E trovarono un inferno in Terra. Il deportato martinese deve la vita dell’ospitalità, fino al maggio 1945, di una famiglia polacca.

Oggi  all’esterno del campo di Auschwitz, è in corso un raduno di estrema destra. Maledettissima gentaglia che commemora il punto più buio della storia umana invece della pietà per le vittime dello sterminio.

(foto: si ringrazia Eugenio Caliandro)

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