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Enti locali: Pulsano, il Pd critica la rinegoziazione dei mutui del Comune Martina Franca: ipotesi di incremento del fondo dirigenti comunali

comune pulsano

A Martina Franca si prospetta un incremento del fondo dirigenti comunali: da 260mila a 290mila euro, secondo l’ipotesi di assestamento di bilancio. Una prospettiva che già inizia a suscitare malumori.

Di seguito un comunicato diffuso dai responsabili della sezione Pd di Pulsano:

L’ultimo Consiglio Comunale di Pulsano ha affrontato il tema della rinegoziazione dei mutui contratti dall’amministrazione nel corso degli ultimi anni. Lo strumento della rinegoziazione è stato messo a disposizione degli enti locali dal governo Renzi al fine di permettere una riduzione dell’importo delle rate di mutuo che i Comuni hanno contratto nel tempo attraverso un loro allungamento, in modo tale da liberare risorse, in un momento di gravi difficoltà dei bilanci pubblici, da utilizzare in servizi importanti per le comunità.

Purtroppo a Pulsano tale strumento è stato utilizzato solo come artificio di cassa e non per obiettivi di risparmio. L’amministrazione di centrodestra, infatti, approvando la rinegoziazione di ben 16 mutui, ha finito non già col mettere più risorse a disposizione delle casse comunali, ma con l’aumentare l’indebitamento dell’Ente e diminuirne ulteriormente la solidità (come specificato peraltro nello studio della Finance Active Italy, la società incaricata di valutare la rinegoziazione). Alleggerendo solo per i primi anni un bilancio ormai palesemente in grande difficoltà, la giunta Ecclesia punta unicamente a salvarsi dal baratro finanziario, ignorando che il peso del debito, allungato fino al 2040, graverà maggiormente sul bilancio pubblico delle prossime generazione. Considerando tutti gli altri mutui accesi, 43 in totale, in questo modo la giunta condanna Pulsano alla impossibilità di una ripresa economica e a servizi alla cittadinanza sempre più scadenti. Tutto ciò è dimostrato, inoltre, dalla mancata indicazione, da parte dell’assessore alle Finanze Luigi Laterza, di come l’amministrazione intenda investire i risparmi derivanti dalla rinegoziazione.

“L’assenza di un progetto di paese è sempre più evidente – commenta Maria Cristina Tomai Pitinca, capogruppo del Partito Democratico –. Si chiede di approvare una rinegoziazione dei debiti sicuramente non vantaggiosa alla lunga per i cittadini di Pulsano e non si comunica nemmeno informalmente gli obiettivi che l’amministrazione si propone di ottenere con questa rinegoziazione.”

“Quando l’amministrazione sceglie comunque di andare avanti, finanche dinanzi al parere della società finanziaria che sconsiglia l’allungamento del debito– afferma Anna Salamida, capogruppo del Laboratorio Democratico –, è palese la volontà di danneggiare la comunità di Pulsano e soprattutto le generazioni future, allungando il peso dei debiti contratti in questi anni di cattiva gestione dell’ente pubblico da parte della giunta Ecclesia”.

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