Di seguito il comunicato di Comunika Attiva:
La scorsa settimana il Comune di Foggia, a mezzo della Polizia Municipale, è tornato presso il cosiddetto “ghetto dei Bulgari” nel tentativo di notificare nuovamente l’ordinanza sindacale n.8 del 9.2.2017. Com’è noto, detta ordinanza di sgombero risale a febbraio 2017, all’epoca la procedura subì un arresto per omessa notifica alla quasi totalità dei nuclei familiari presenti nel ghetto, ma soprattutto perché mancante della traduzione in lingua bulgara.
Venerdì scorso, i Vigili urbani sono tornati al ghetto muniti della stessa ordinanza corredata di “traduzione” totalmente priva di ogni formalità giuridica, oltre che scritta in una lingua incomprensibile e comunque non in lingua bulgara. In ogni caso, detta ordinanza con “fogli” annessi non è stata formalmente consegnata e notificata ad alcuno.
A fronte di questo ulteriore maldestro e superficiale tentativo di sgombero, ci si chiede, in primis, quali siano le soluzioni messe in atto dal Comune nell’immediato, ma anche a lungo termine dirette alla salvaguardia dei minori e al loro diritto a crescere all’interno della famiglia di origine.