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Elezioni comunali 2017, dalla scheda-monstre di Taranto al dibattito su tariffa rifiuti e spese per le scuole a Martina Franca (dove stasera arriva un ministro) A Lecce inaugurazione dell'ex convento: lettera al prefetto, gli amministratori uscenti non presiedano tali manifestazioni. Sondaggio nel capoluogo ionico, al centro del dibattito

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Non è stato facile sistemare le 37 liste, con i dieci candidati alla carica di sindaco. A Taranto, così, la scheda elettorale è un vero lenzuolo, con tre facciate impegnate e un gioco di colori, incastri, simboli, davvero impressionante. In vista dell’11 giugno, peraltro, nel capoluogo ionico da un paio di giorni circolano gli esiti di un sondaggio secondo cui sarebbe in pole-position, al momento, il candidato sindaco Nevoli, seguito da Melucci, Baldassari.

A Lecce, ieri, la campagna elettorale è stata caratterizzata da una polemica. Inaugurazione dell’ex convento degli Agostiniani. Solo che un esponente di Idea per Lecce, Mola, ha scritto al prefetto: a presiedere tali manifestazioni non ci siano amministratori uscenti.

A Martina Franca, tiene banco da settimane la tariffa rifiuti. L’ex sindaco, ricandidato, Ancona, con un comunicato evidenzia di avere ottenuto, dal commissario straordinario del Comune, un impegno a rimodulare la Tari e, in particolare, la sospensione dell’aumento della tariffa. Ma all’ex sindaco, un candidato al consiglio comunale, di coalizione avversa (Mariella, di Direzione Italia) chiede conto su quanto affermato da Ancona in campagna elettorale in tema di spese affrontate per le scuole. “L’ex sindaco spieghi cosa significa avere speso soldi anche per l’Ateneo Bruni”. Una scuola “che è di competenza provinciale, per la parte inerente il liceo”. Insomma, l’ex sindaco “dica come ha speso i soldi del bilancio comunale e auspichi di non averlo fatto in sostituzione di altri enti”. Sempre a Martina Franca, stasera (ore 19, Società operaia) convegno organizzato dal Pd sul tema dello sviluppo: presenti, fra gli altri, il ministro per il Mezzogiorno, Claudio Devincenti, e il sindaco di Bari nonché presidente nazionale Anci, Antonio Decaro. Invece, il responsabile regionale di Forza Italia, Luigi Vitali, sarà ad una manifestazione programmata per le 20, in masseria Bradamonte, per il candidato sindaco Pulito.

C’è inoltre una corposissima relazione tecnica in tema di rifiuti, da parte di un candidato al consiglio comunale di Martina Franca, Giovanni Fumarola. Di seguito:

Dal Piano Finanziario di Gestione dei Servizi, il piano della Ta.Ri., approvato dall’amministrazione, e già dal passaggio ad una nuova gestione si vede l’aumento effettivo della Ta.Ri. che comunque c’è perché c’è l’aumento del costo del servizio, almeno in una fase iniziale è cosi. Se poi con la raccolta differenziata riuscissimo ad arrivare ad alte percentuali di raccolta, con i proventi dalle vendite e dal recupero di questi materiali potrebbero verificarsi degli abbassamenti della tariffa. Più si recupera e più i vari consorzi Conai danno ai Comuni dei contributi, però questo obiettivo è lontanissimo perché siamo ancora in una fase iniziale (ora il 15%), passando dal 10% iniziale; significa che non stiamo recuperando nulla. Dal Piano Finanziario c’è effettivamente l’aumento della tariffa: poi, una prima perplessità viene al pettine ed è come sia stata distribuita “la tariffa” dall’ufficio tributi. Ci sono utenze domestiche e non domestiche, non sapendo come l’ufficio tributi, sulla base di quali parametri vada ad incidere sulle utenze appunto domestiche e non domestiche. Perché in tutta questa raccolta c’è da dire che ci sono le utenze commerciali (dette non domestiche) che dovrebbero provvedere da se al conferimento di rifiuti speciali che tral’altro sono conferiti erroneamente in discarica. Per questo l’amministrazione comunale che verrà dovrà rivedere tutto di nuovo da capo, anche perché nel recente passato non c’è mai stata una azione determinante. Infatti si è solo tentato miseramente di allinearsi, Comune di Martina Franca ai comuni così detti “NORMALI”. Il Piano Finanziario è stato approvato nella gestione commissariale ma l’indirizzo è politico, della precedente amministrazione di Franco Ancona. Il commissario è solo un esecutore di quanto già programmato dal servizio in atto. L’ufficio tributi ha conoscenza di questo piano tariffario. Il piano finanziario, precisamente vedendo dalle voci, il discostamento dall’atto precedente per desumerne che queste sono aumentate in termini economici proprio per capire nel dettaglio gli aumenti. I parametri che ha applicato l’ufficio tributi, quali sono? Perché ad oggi non sono molto chiari, pur premettendo che ci saranno stati dei criteri precisi…E’ piuttosto complesso, per l’ufficio tributi, anche perché non sappiamo quali criteri abbia usato per distribuire la Ta.Ri. sulle utenze domestiche tenendo presente che quelle non domestiche porteranno al conferimento di rifiuti speciali, un ulteriore costo spalmato su tutta la cittadinanza.
CAUSA – Fino all’anno scorso, ad esempio l’intera Zona Industriale andava a conferire il proprio rifiuto speciale al centro di raccolta Isola Ecologica. Oggi al contrario quel rifiuto è messo in circolo e quindi ha un costo sostenuto, dall’amministrazione, al fine di poter andare in discarica – TUTTO QUESTO E’ SBAGLIATISSIMO –
CONSEGUENZA  – è un bug di sistema che adesso, anche con la riapertura del centro di raccolta non avverrà più in zona industriale. Prima tutte le attività industriali/commerciali andavano nel centro a riversare i proprio rifiuti speciali; ora avverrà che queste ultime potranno conferire solo la frazione differenziata e qualche particolare e determinato rifiuto. Questo si potrebbe nel tempo far capire, e riaggiustando il servizio e rivederne quindi i costi. OGGI partiamo da ZERO e quindi il costo c’è senza nulla vietare che nel tempo si possa ridimensionare pur avvertendo che gli interventi fatti non sono mai stati fatti per bene. Questa cosa delle utenze non domestiche non era una cosa corretta, nel momento in cui si andava lì e si riversava di tutto. Perché nel centro di raccolta comunale, centro di raccolta differenziata, le utenze non domestiche conferivano e portavano tutto in maniera indifferenziata andando sempre in discarica, avendo sempre dei costi. Non abbiamo proprio idea di quanto saranno i costi andando però incontro ad un miglioramento del servizio senza sapere quale sarà l’impatto di questo materiale sul rapporto aumento Ta.Ri. SOLUZIONE – Bisognerebbe fare delle valutazioni e capire queste utenze quanto versano nel centro comunale e far pagare, in base al loro valore in termini di peso, in proporzione appunto, così che si interrompa questo circolo vizioso che vede il cittadino pagare anche per le utenze non domestiche che non differenziano con criterio. E una cosa abbastanza complessa, partiamo da zero purtroppo. In soldoni, riepiloghiamo: Il commissario straordinario ha deliberato quegli aumenti per quel servizio rifiuti. Qualcuno lo ha programmato in quel modo ed è l’amministrazione di Franco Ancona. Il commissario ha proceduto solo da esecutore; La tariffa 2017 è semplicemente la conseguenza dell’azione amministrativa della precedente amministrazione comunale. Il commissario straordinario dell’ente ha fatto ciò che la legge imponeva di fare e, semmai, il problema è a monte, appunto attribuibile alla precedente amministrazione, quella ordinaria. Successivamente alla premessa entriamo nel merito della nota stampa del candidato sindaco, ex sindaco e coalizione che ha governato Martina Franca fino all’ultima responsabilità. Difatti, Franco Ancona e coalizione confermano la propria totale ed esclusiva responsabilità sugli aumenti tassa rifiuti proprio perché fondano la loro richiesta, di sospensione rata Ta.Ri., sul fatto che il 16 Maggio scorso il Commissario ad acta dell’Agenzia Regionale Rifiuti con decreto n.39 ha ridotto la tariffa per il conferimento dei soli rifiuti indifferenziati, cioè di quelli che vanno in discarica che, secondo il piano rifiuti approvato da Ancona l’11 Gennaio 2014 sono pari a 6.497 tonnellate per un costo a tonnellata di €104,59 per un totale di €679.489,42; Ancona conferma da solo, nessuno glielo ha chiesto, di essere stato l’unico artefice degli aumenti della tassa rifiuti in quanto il Decreto del Commissario Agenzia Regionale è venuto alla luce dopo tutta la sua attività che ha portato agli aumenti; dopo anni nell’aver rappresentato una realtà inesistente da Sindaco, continua politicamente a farlo anche durante la campagna elettorale. In altri termini dico, il costo totale del servizio rifiuti ammonta a circa 10 MILIONI e OTTOCENTO MILA euro, il decreto del commissario Agenzia Regionale riduce della variazione ISTAT il costo del conferimento dei rifiuti in discarica, variazione ISTAT che per il periodo LUGLIO 2015 – LUGLIO 2016 è stata l’1,4%. L’1,4% di € 679.489,42 fa 9.512,85 € lo 0,09% del costo totale, una inerzia invisibile rispetto agli aumenti prodotti da Franco Ancona; preesistono azioni e incrementi non basati su un mero calcolo burocratico ma su una discrezionalità che è solo della politica. Il piano 2017 poteva essere enormemente ritoccato basandosi sui dati di fatto, usando logica e un minimo di collaborazione tra uffici invece è stato volontariamente ritoccato per crearsi una “certezza” di recupero delle somme da versare al gestore al netto di un recupero dell’evasione che in questo ultimo anno è stato pari a zero. (discutibile ma non opinabile) Il costo del servizio è quello previsto dal Piano, Piano approvato dall’amministrazione uscente (Piano Gestione Rfiuti per Servizio Porta a Porta approvato nel gennaio 2014); portato in appalto prima, è stato assorbito poi da quello del 2017. Quindi tutto parte da quel piano, passando anche dalla ditta che ha proposto un ribasso, minimo, davvero minimo, più il ribasso in sede di gara che ci porta ad avere questo costo del servizio.




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1 Comment

  1. E’ più facile leggere un testo in inglese rispetto a certi comunicati che dovrebbero essere, almeno nelle intenzioni di chi li diffonde, in italiano.

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