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Ricerca medico-scientifica, il balzo. “De Bellis” di Castellana Grotte: pubblicazioni +650 per cento in due anni "Da numeri ai minimi storici a livelli d'eccellenza"

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Di seguito un comunicato diffuso dall’istituto De Bellis:

Solo due anni per ribaltare i dati: da numeri ai minimi storici, a livelli d’eccellenza. E’ quanto sta accadendo al settore della ricerca medico-scientifica all’IRCCS “Saverio de Bellis” di Castellana, che nell’ultimo biennio può vantare una impennata delle pubblicazioni di circa il 650%. Legata a un nuovo modello organizzativo che sta fruttando incrementi su tutti i fronti: la nuova governance introdotta a metà 2016 dal Direttore Scientifico, il prof. Gianluigi Giannelli (foto,ndr.), all’epoca appena nominato.

Una storia raccontata dai dati. Prendendo le mosse da una situazione molto complicata: due anni fa, l’indice ufficiale di riferimento nel settore (l’IFN – l’Impact Factor Normalizzato, che valuta il peso delle ricerche sulle riviste scientifiche) era sceso per l’ente a 55 punti, il peggiore di sempre. Ma oltre alla scarsa produzione scientifica, l’intera organizzazione era deficitaria. Ad esempio il 34% dei ricercatori non aveva pubblicato neanche un lavoro, a fronte di un gran numero di progetti finanziati dal ministero: 46; gli studi clinici in corso erano solo 3, dei quali nessuno in fase 2 o 3 (i più importanti); i progetti inviati ad agenzie esterne solo 6.

Da qui la svolta sulla nuova governance, sviluppata in più punti: redigere le Nuove Linee di Ricerca; accelerare i tempi di assegnazione dei fondi ministeriali con criteri meritocratici e non “a pioggia”; ridurre progressivamente il numero dei progetti di ricerca; favorire le collaborazioni tra i gruppi e quella tra i clinici e i ricercatori; attivare studi clinici; promuovere l’invio dei progetti; avviare un percorso di valorizzazione dei prodotti della ricerca; ovviamente, monitorare e promuovere tutte le attività di ricerca.

I risultati – verificati in loco dalla Commissione ministeriale per la conferma biennale del carattere scientifico dell’ente, ufficialmente comunicata qualche settimana fa – non sono tardati. A cominciare dalla produzione scientifica, passata da 55 a 231,6 punti nel 2017 (la migliore performance da quando l’ente è diventato un IRCCS). A ciò è seguita un’ulteriore crescita nel 2018: 346 punti (nonostante i parametri più restrittivi appena introdotti); quindi, il citato incremento biennale di circa il 650%.

Poi Il minor numero di progetti ha fatto sì che borsisti e contrattasti avessero più tutor, rendendo meglio da un punto di vista scientifico e comportando un risparmio economico. In parallelo si è ridotto nettamente il numero di ricercatori inattivi, contenuto al 5% nel 2017 e ridotto al 2% a fine 2018. Il numero degli studi clinici è aumentato a 5 nel 2017 (dei quali due di fase 2 e 3) e a 19 nel 2018 (dei quali 13 di fase 2 e 3). Il numero di progetti di ricerca inviati ad agenzie esterne è salito a 11 nel 2017 e a 31 nel 2018. Senza dimenticare il deposito delle prime 4 domande di brevetto. Il tutto confluito nel bilancio della ricerca, che è stato nel 2016 di 1.300.000 euro; saliti a 2.000.000 nel 2017 e a 2.500.000 nel 2018.

Il prossimo traguardo è in arrivo: si è infatti quasi concluso l’iter per rendere l’IRCCS “S. de Bellis” il primo ospedale in Puglia abilitato a effettuare studi clinici di fase 1 (fase successiva agli studi di laboratorio, per testare un nuovo agente antitumorale sugli umani).

L’istituto ha inoltre avviato un percorso – in collaborazione con l’Amministrazione comunale – all’insegna della salute e qualità della vita. Prima passo nei giorni scorsi, con l’incontro “La filiera della salute”, in cui varie professionalità si sono confrontate nella struttura ospedaliera su diete, attività fisica, stili di vita. Preludio del primo “Festival della Salute” che si terrà per quattro giorni a settembre.




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