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Lizzano: riconoscimento a Oronzo Corigliano, responsabile del museo civico della paleontologia Rete nazionale delle culture popolari

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Di Eleonora Boccuni:
Conferito un riconoscimento speciale a Oronzo Corigliano, curatore del Museo Civico della Paleontologia e dell’Uomo di Lizzano, ottenuto dopo anni di instancabile lavoro e passione.
Lui commenta: “Ai beni culturali viene attribuito un valore universale proprio perché la bellezza è universale”.

Anni di passione, dedizione e lavoro hanno contribuito a conferirle un importante riconoscimento. Come descriverebbe tutto questo? Qual è l’emozione che echeggia in lei?
“Questo riconoscimento mi è arrivato grazie alla segnalazione fatta da un mio caro amico che ha redatto un mio curriculum e lo ha inviato alla Rete Nazionale delle Culture Popolari di Torino.
È importante sottolineare che ciò è stato possibile anche grazie alla collaborazione di tante persone che mi hanno aiutato a realizzare il Museo Civico di Lizzano, come l’ Associazione Amici dei Musei – Greci e Messapi. Vedersi riconosciuti meriti, da lontano, per l’impegno di una vita, costato sacrifici a favore di un’intera comunità e di un territorio, mi produce un’emozione e una soddisfazione grandissime”.

Tanta volontà e, soprattutto, tanto amore le hanno permesso di curare minuziosamente il Museo. Ma, qual è il valore che lei attribuisce alla storia e ai rinvenimenti che hanno adornato l’attrattiva culturale lizzanese?
“Il valore del nostro museo non è quantificabile, sia per il valore dei singoli reperti sia per il percorso storico-culturale documentato. Pur essendo un museo civico, in esso si racconta la storia della vita sulla Terra, le origini dell’umanità, la nostra cultura e quella di altri popoli. Non esiste in Puglia e nel meridione un altro museo così ricco di reperti sulle nostre origini.
Il cuore, la parte più consistente del museo, frutto di anni di ricerche fatte insieme a vari collaboratori, di raccolta di oggetti e reperti, recuperati anche con campagne di scavo che rappresentano un patrimonio documentario notevole e, forse, unico in tutta la Puglia. Ciò ha prodotto anche la pubblicazione di numerosi libri a cura di Paride Tarentini. Inoltre, le culture dell’Africa e dell’Oceania, molto apprezzate da visitatori e studiosi. La maggior parte dei materiali raccolti, sono stati documentati da un viaggiatore e studioso di culture africane lizzanese (io stesso).
Un museo civico ha la funzione di documentare l’opera di studiosi, artisti, autori del territorio di appartenenza. Il valore di questo museo, dal punto di vista documentario e umano è inestimabile, anche per l’approfondimento di tematiche culturali e sociali che offre”.

“Risorse del territorio”: quali sono e come si potrebbero “sfruttare”?
“Il museo costituisce una risorsa importante che si aggiunge alle altre, quali il mare con il parco delle dune, le risorse agricole, enogastronomiche, i siti archeologici, le masserie, le aziende di soggiorno e di ristorazione, ottime individualità nei campi della cultura e dell’impresa, ecc. Tutto ciò costituisce una opportunità di sviluppo e crescita economica che non sono state adeguatamente sfruttate”.

Infine, l’inevitabile parallelismo con le ingenti problematiche locali, le permetterebbero di illustrarle brevemente con un augurio o una speranza per il futuro?
”Il mio auspicio è che i vari operatori sappiano creare sistema per assicurare la qualità dei servizi. Occorre un governo capace di programmare, indirizzare e realizzare quanto necessario per questo tipo di sviluppo”.
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