Ippazio Stefàno (foto) sindaco di Taranto, ha risporto per le rime, nei giorni scorsi, all’iniziativa di raccogliere le firme fra i consiglieri comunali per mandarlo a casa. Iniziativa di Gianni Liviano, che è anche consigliere regionale della Puglia il quale considera l’esperienza di Stefàno, connotata da inefficienze che una città così gravata da problemi non può permettersi. Senza 17 firme contestuali, Stefàno resta al suo posto.
Ippazio Stefàno venne eletto (per la seconda volta) sindaco quattro anni fa, al ballottaggio. Esattamente lo stesso giorno dell’elezione di Franco Ancona, sindaco di Martina Franca. Questi, a sua volta, è in una situazione piuttosto complicata: sul piano numerico, in consiglio comunale, si trova davvero in bilico perché la maggioranza che era corposa, nel corso del tempo si è assottigliata. Ora, due consiglieri eletti nella lista Pd fanno intendere che non funziona l’azione amministrativa, dal loro punto di vistae due è un numero potenzialmente in grado di mandare a casa il sindaco. Oggi, convocazione del consiglio comunale per il 31 maggio: insieme al preventivo, nel programma consiliare figura il rendiconto 2015. Due argomenti tali da poter provocare lo scioglimento del consiglio comunale, in caso di bocciature. Il sindaco ha deciso di giocarsi tutto lo stesso giorno.
Laddove si consideri che solo qualche giorno fa sono rientrate le dimissioni del sindaco di Mottola, si intuisce quanto sia complicata, nel territorio, la gestione amministrativa. Soprattutto in periodo di bilanci.
