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Mottola: arrestato 62enne. Accusa: aggredita la moglie Carabinieri

violenza

Di seguito un comunicato diffuso dai carabinieri:

I Carabinieri della Stazione di Mottola, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Taranto, dr. Giuseppe TOMMASINO, su richiesta del Sostituto Procuratore della Repubblica nella persona della d.ssa Antonella DE LUCA, hanno arrestato un pensionato 62enne del posto, ritenuto responsabile dei reati di lesioni personali, maltrattamenti in famiglia, violenza privata, minaccia e danneggiamento nei confronti della moglie 59enne.
Il provvedimento scaturisce da un’indagine avviata dalla citata Stazione a seguito di denuncia presentata dalla vittima, da cui emergeva che, l’uomo, sin dai primi anni di convivenza, sottoponeva la moglie a assoggettamenti psicologici e fisici messi in atto con aggressioni verbali e fisiche, alcune di queste anche alla presenza dei figli minori. In particolare, dal mese di maggio dello scorso anno, il 62enne aggravava i suoi atteggiamenti violenti ed aggressivi, arrivando a seguire la moglie in tutti i suoi spostamenti, privandola, altresì, di ogni minima privacy e isolandola anche dal contesto familiare. L’ultimo episodio risale al 4 marzo scorso quando, mentre la donna era da sola alla guida della propria auto nel centro abitato di Mottola, il 62enne, dopo averla costretta a fermarsi, l’aggrediva con un pugno e, danneggiandole il cellulare, le impediva di chiedere aiuto ai Carabinieri.
La vittima, dopo essere ricorsa alle cure mediche, riportando lesioni guaribili in 10 giorni, trovava il coraggio di denunciare i fatti ai militari della Stazione Carabinieri di Mottola.
L’Autorità Giudiziaria, informata dell’evento, sulla base degli elementi raccolti durante le indagini, condividendo le risultanze investigative dei Carabinieri, richiedeva al Gip del Tribunale di Taranto l’odierno provvedimento cautelare nei confronti dell’uomo che, tratto in arresto, al termine delle formalità di rito, veniva tradotto in regime di arresti domiciliari in un’abitazione diversa da quella occupata dalla moglie.




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