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Francavilla Fontana: tentate truffe ad anziane, di 88 e 76 anni. Indagini Ostuni: minacce alla ex. Con questa accusa, denunciato 39enne di Carovigno

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Come si fa a essere così ignobili da telefonare a un’anziana e dirle, falsamente, che il figlio è stato coinvolto in un incidente stradale. Ciò, per sottrarle soldi. Prendete chi ha fatto questa cosa spregevole.

Di seguito alcuni comunicati diffusi dai carabinieri:

I Carabinieri della Stazione di Ostuni, al termine di attività investigativa scaturita da una denuncia presentata da una donna del luogo, hanno denunciato in stato di libertà un uomo, classe 1978 di Carovigno, per minaccia.

Costui, a seguito della fine della relazione sentimentale con la predetta, le ha inviato sul suo telefono cellulare un sms dal contenuto minaccioso.

Torre Santa Susanna: denunciato in stato di libertà per appropriazione indebita.

I Carabinieri della locale Stazione, al temine di attività investigativa scaturita da una denuncia presentata da una donna, hanno denunciato in stato di libertà un uomo del posto, per appropriazione indebita.

Il predetto, è ritenuto responsabile di essersi appropriato di una somma di denaro proveniente da una pensione di riversibilità e destinata alla denunciante.

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A conclusione di attività investigativa seguita da una denuncia presentata dalle parti interessate, i Carabinieri hanno deferito in stato di libertà:

L’Arma di Tuturano ha deferito in stato di libertà A.A., classe 1990 e M.G., classe 1991, residenti a Taranto, per truffa in concorso.

I predetti, dopo aver posto in vendita su un social network alcuni capi di abbigliamento al prezzo di € 130,00, hanno riscosso la somma mediante una transazione su carta prepagata, senza mai spedire i prodotti acquistati.

L’Arma di Brindisi Casale ha deferito in stato di libertà P.C., classe 1973 di Brindisi, per truffa.

Il predetto, dopo aver posto in vendita su un social network alcuni capi di abbigliamento al prezzo di € 180,00, ha riscosso la somma mediante una transazione su carta prepagata, senza mai spedire i prodotti acquistati

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I Carabinieri della Stazione di Francavilla Fontana hanno avviato le indagini tese all’identificazione degli autori di due tentativi di truffa messi in atto nella mattinata del 23 novembre nei confronti di due pensionate del luogo, rispettivamente di una 88enne e di una 76enne.

Nel primo caso, la donna è stata contattata sulla propria utenza telefonica fissa da un ignoto interlocutore, qualificatosi quale carabiniere, il quale le riferiva che il figlio era stato coinvolto in un sinistro stradale.

Il malfattore alla risposta data dall’anziana che avrebbe informato un altro figlio di quanto accaduto, interrompeva la comunicazione, tentando nuovamente poco dopo qualificandosi in questa occasione quale maresciallo, ma la donna riferiva la medesima risposta fornita in precedenza.

Nel secondo caso, l’anziana è stata contattata sulla propria utenza telefonica da un ignoto interlocutore, qualificatosi quale assicuratore, il quale, anche in questa circostanza, le riferiva che il figlio era stato coinvolto in un sinistro stradale. Alla risposta che la donna non si interessava dei propri congiunti, il truffatore interrompeva la comunicazione, salvo tentare nuovamente poco dopo, qualificandosi quale maresciallo di Brindisi, ottenendo la medesima risposta da parte della pensionata.

Suggerimenti e consigli

Continuano ad essere segnalati episodi di truffe ad anziani commesse da finti appartenenti a Forze di Polizia o Enti Pubblici.

i Carabinieri invitano, pertanto, a porre la massima attenzione per non rimanere vittima di tali odiosi episodi. I modi per raggirare le vittime sono vari, ma tutti mirano ad ottenere somme di denaro in contanti o altri oggetti di valore.

Nella maggior parte dei casi le truffe sono realizzate tramite telefonate con le quali le vittime vengono raggirate da persone che si qualificano come avvocati o tutori dell’ordine, rappresentando situazioni spiacevoli (per lo più incidenti stradali), nelle quali sarebbero coinvolti i figli o altri stretti congiunti delle vittime stesse. dopo la conversazione telefonica, nel corso della quale viene comunicato alle vittime l’impellente necessità di pagare una somma di denaro (più o meno 5 mila euro) per evitare la carcerazione del proprio caro, si presenta un’altra persona a casa dell’anziano con il compito di ritirare il denaro o altri oggetti di valore.

È importante, per non cadere nella rete dei tanti truffatori che continuano a prendere di mira le fasce più deboli della popolazione, prestare sempre la massima attenzione e seguire questi semplici consigli:

– interrompere immediatamente comunicazioni telefoniche sospette del tipo di quelle sopra descritte e richiedere subito l’intervento dei Carabinieri;

– non aprire la porta a sconosciuti e, comunque, nei casi dubbi richiedere l’intervento di una pattuglia;

– non consegnare mai somme di denaro: nessun ente pubblico o privato invia proprio personale a domicilio per ritirare contanti per il pagamento di “fatture”;

– non fare mai riferimento al possesso di libretti postali, conti correnti, etc..

Oltre al 112, numero di emergenza unico, è possibile contattare la Stazione Carabinieri del posto di residenza.




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