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Bari: fondazione Petruzzelli, il faro della Corte dei conti Esercizio 2015

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Di Nino Sangerardi:

“ La Fondazione Petruzzelli ha attraversato un periodo di profonda crisi e tuttora presenta una situazione grave sul fronte della patrimonializzazione.Il patrimonio netto è tornato appena positivo nel 2015 dopo aver registrato passivi negli anni precedenti. Resta pertanto indispensabile che i soci fondatori si adoperino per ripristinare e migliorare l’equilibrio economico-finanziario”.

Parole vergate nella relazione della Corte dei Conti sul Bilancio 2015 e gestione finanziaria delle Fondazioni liriche e sinfoniche italiane.

Elaborata dai magistrati Italo Scotti(relatore),Pasquale Gargano e Raffaele Ficocillo e consegnata ai presidenti di Senato e Camera.

Si rammenta che nel 2014 per la Fondazione Petruzzelli e Teatri di Bari termina il regime di amministrazione straordinaria. Il 27 novembre 2014 s’insedia il consiglio d’indirizzo formato da Antonio Decaro presidente(sindaco di Bari e della Città Metropolitana barese) ,vicepresidente Corrado Petrocelli(Comune di Bari) e i consiglieri Nicola Cipriani(Ministero Beni Culturali), Gioacchino De Padova(Regione Puglia),Matteo Pertosa(Città Metropolitana),Vito Mormando(Cobar spa di Altamura).

In data 23 marzo 2015 il Ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini nomina Massimo Biscardi Sovrintendente con compenso lordo, anno 2017, di 120 mila euro.

L’esercizio finanziario 2015 dell’Ente lirico-sinfonico del capoluogo pugliese si è chiuso con un utile di 201.616 euro, in miglioramento rispetto al 2014. Di conseguenza il patrimonio netto passa da un valore negativo di 945.069 euro del 2014 a 24.213 euro nell’anno 2015,anche grazie all’elargizione di contributi straordinari di euro 767.666. euro.

Durante l’anno oggetto d’indagine la Fondazione ha ottenuto 11.636(in migliaia) euro di contributi : 6.696 dallo Stato,2.300 dalla Regione Puglia, 2.000 dal Comune di Bari,200 mila euro da Provincia di Bari,440 mila euro da soci privati.

Il personale ammonta a 145 unità mentre nel 2014 se ne contavano 172. Il costo annuale nella misura di 6.061.310 euro,in ulteriore contrazione(meno 3,2%). ”Ma ancora relativamente elevato—spiegano i Magistrati—e pari da solo al 54,1% dei contributi pubblici,nonostante l’organico sia in assoluto il meno numeroso fra le quattordici Fondazioni italiane”.

I ricavi da biglietteria e abbonamenti si presentano come i più bassi dell’intero sistema operistico nazionale,e in calo stante la diminuzione degli spettatori.

Il Collegio dei revisori della Fondazione nell’esprimere parere favorevole all’approvazione del Bilancio non ha potuto esprimere alcun giudizio “… di congruità e veridicità delle prestazioni ricevute dalla Fondazione in quanto sono emerse diverse divergenze tra i dati del contrattualizzato,del consuntivato fuori contratto e del pagato nell’esercizio finanziario relativamente ai rapporti di fornitura. Tale questione è stata sottoposta alla Procura penale e alla Procura contabile. Inoltre si richiama l’attenzione sull’incremento degli oneri dovuti al pagamento di sanzioni amministrative per il ritardato versamento di imposte”.

In merito alle cause promosse dai dipendenti la Fondazione non ha ritenuto aumentare il Fondo rischi,ritenendolo congruo per la cifra di 300 mila euro.

Tra le passività patrimoniali sono rilevanti i debiti che nel 2015 registrano un più 21,8% e presentano un’incidenza del 76,3% sul totale del passivo. A seguire i debiti tributari verso istituti previdenziali e nei confronti del personale per retribuzioni pagate nel 2016(euro 113.113).

Il valore della produzione nell’anno 2015 mette in luce un aumento del 3,7% determinato da maggiori sovvenzioni pubbliche,nonostante il decremento(meno 5,9%) dei ricavi da vendite e prestazioni,dovuti alla contrazione di ricavi da biglietteria : euro 1.237.201 nel 2014 e euro 1.117.575 nel 2015.

Nel 2016 i vertici della Fondazione Petruzzelli hanno sottoscritto un mutuo di 4.478.136 euro restituibile in 30 anni al tasso di 0,50% annuo.

I Giudici rilevano,infine, che le riforme intervenute nel comparto lirico e sinfonico : “ sembrano volte a operare una certa selezione tra le Fondazioni strutturalmente ben gestite,quelle che presentano margini di recupero e efficienza e quelle che non appaiono nelle condizioni di poter continuare a lavorare in una prospettiva sostenibile da un punto di vista sia patrimoniale che economico”.

Pertanto il sistema delle 14 Fondazioni sembra destinato a una revisione e in questo senso il termine del 2018, quale intermezzo concesso alle attività di risanamento, segnerà più o meno uno spartiacque per il futuro degli enti lirici,sinfonici e teatrali.




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