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Novanta anni fa la morte di Rodolfo Valentino, il mito senza tempo di Castellaneta Ottantanove anni fa l'uccisione del pugliese Nicola Sacco, di Torremaggiore, e del piemontese Bartolomeo Vanzetti, giustiziati negli Stati uniti d'America dopo un ignobile processo

Rodolfo Valentino Commons

sacco e vanzettiIl 23 agosto 1927 a Charlestown, Stati uniti d’America, vennero giustiziati Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti. Uno era pugliese, Nicola Sacco, di Torremaggiore (nato il 22 aprile 1891); l’altro era piemontese di Villafalletto (Vanzetti vi nacque l’11 giugno 1886). Vennero giustiziati, dalla giustizia statunitense, 89 anni fa mediante sedia elettrica. Ciò, in conseguenza della condanna a morte, conclusione del processo per l’assassinio di un contabile e di un operaio di un calzaturificio. Dopo cinquanta anni dalla morte di Sacco e Vanzetti, Michael Dukakis, governatore del Massachusetts, riconobbe gli errori commessi e la memoria dei due italiani venne completamente riabilitata. La morte di Sacco e Vanzetti è tuttavia una vergognosa vicenda di ingiustizia, incancellabile. A Torremaggiore e Villafalletto, oggi in particolare e in questi giorni più in generale, varie manifestazioni commemorative. Nella foto, Nicola Sacco è a destra.

Rodolfo_Valentino-CommonsIl 23 agosto di novanta anni fa moriva in America un altro pugliese: Rodolfo Alfonso Raffaello Pierre Filibert Guglielmi di Valentina d’Antonguella, cioè Rodolfo Valentino.

Nato a Castellaneta il 6 maggio 1895, fu il più grande divo del cinema mondiale del suo tempo, può essere considerato il primo sex symbol maschile della cinematografia. A Castellaneta se ne celebra, in questi giorni, il mito senza tempo.




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