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Martina Franca: pratiche edilizie, collegio provinciale e associazione geometri all’attacco del sindaco "Ha additato i tecnici come unici responsabili delle malefatte"

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Di seguito un comunicato del collegio dei geometri di Taranto e a seguire, quello a firma di Francesco Pizzigallo, presidente dell’associazione geometri martinesi:

Si è tenuto nel pomeriggio di mercoledì 21 marzo 2018 il previsto incontro tra tecnici professionisti di Martina Franca al quale hanno partecipato le categorie di ingegneri, architetti e geometri. Erano presenti, inoltre, i rappresentanti locali dell’Ance oltre a un folto numero di imprenditori edili ed artigiani e agenti immobiliari, a dimostrazione di quanto l’argomento delle problematiche riguardanti lo Sportello unico per l’Edilizia di Martina Franca sia molto sentito e coinvolga un’ampia fetta del mondo del lavoro cittadino. L’incontro si è svolto qualche ora dopo la conferenza stampa del sindaco Franco Ancona, dalla quale si è appreso, in sintesi, che le problematiche sollevate dall’Associazione Geometri Martinesi in merito al funzionamento degli uffici tecnici del comune di Martina Franca, sono in realtà lungaggini temporali dovute al 50% ai tecnici proponenti. Esempio: se una pratica dura due anni la colpa per almeno un anno è del tecnico, fatta salva a priori l’efficienza della struttura comunale. Parto da un principio di base: l’esistenza stessa del SUE è direttamente legata alla presenza sul territorio di tecnici liberi professionisti a disposizione dei privati cittadini per realizzare le loro necessità e i loro desideri. Senza i liberi professionisti l’ufficio stesso non sarebbe chiaramente composto di una forza lavoro così numerosa da superare quella attualmente a disposizione, per esempio, del comune di Taranto. Le dichiarazioni rilasciate dal Sindaco ledono tutte le categorie professionali tecniche, laureate e non laureate, toccando non solo i professionisti martinesi ma anche tutti coloro che da altre città si occupano di immobili nella nostra città, e minimizzano le problematiche burocratiche-amministrative legate all’evasione della richiesta del cittadino, portandole al livello di un mero elenco percentuale sconcertante nei numeri. Per fare qualche esempio: il sindaco parla di un 6% di incidenza per i pareri SIC quando in Provincia, nonostante l’amministrazione comunale possa attuare il silenzio assenso tra enti, giacciono pratiche da anni che se non sollecitate settimanalmente di persona dal tecnico restano ferme. Inoltre ci chiediamo se nel conteggio della responsabilità del 50% è stato calcolato il tempo perso dal tecnico per rispondere e preparare le integrazioni, valide o non valide che siano, per contattare specialisti, per redigere costose relazioni spesso facoltative, per le attese agli uffici tecnici che ricevono 2 giorni a settimana per sole tre ore nelle quali si sfida la fortuna sperando che il tecnico istruttore o lo stesso dirigente Lacorte sia presente o disponibile e non, come spesso capita, chiamato dall’amministrazione proprio in quelle ore. Lunghe attese in lista con la speranza di un confronto positivo e costruttivo sulla pratica che, se impossibile, porta il rinvio della discussione alla settimana successiva, sperando non vi siano feste, ponti, riunioni sindacali, ferie e altro in programma. Ad ogni modo, nonostante la poca considerazione dichiarata dal Sindaco, i tecnici liberi professionisti sono sempre tecnici, gente abituata a lavorare e trovare soluzioni per vivere, pertanto nella riunione si è discusso delle problematiche decidendo di redigere un documento, che come ogni iniziativa promossa negli ultimi anni, risulterà propositivo e costruttivo, che sarà sottoposto all’attenzione dell’intero Consiglio Comunale.

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Nella mattinata del 21 marzo scorso il nostro Sindaco di Martina Franca, Dott. Franco Ancona, ha tenuto una conferenza stampa durante la quale, oltre ad aver “tranquillizzato” la cittadinanza riguardo l’istruttoria delle pratiche edilizie, sottolineando come non vi siano particolari ritardi nel rilasciare i titoli abilitativi ad eccezione di quelle che attendono le integrazioni dei tecnici che nella loro lentezza occupano il 50% del tempo necessario per il rilascio del Permesso di Costruire, ha anche rimarcato che l’attività amministrativa del Comune, come ad esempio l’istituzione di una piattaforma informatica per l’invio delle pratiche edilizie, tende ad eliminare la reiterazione di reati come il “falso in atto pubblico”, in quanto a suo dire vengono redatti documenti falsi. Quanto affermato è GRAVISSIMO per l’intera categoria di tecnici, in quanto (anche se non in maniera esplicita) il Sindaco ha additato i tecnici come gli unici responsabili delle malefatte. Affermazioni che la nostra Associazione non mancherà di segnalare all’Ordine Provinciale e ad ulteriori Autorità competenti. Ritornando ai tempi di evasione delle pratiche edilizie, se il 50% del tempo impiegato per il rilascio del titolo abilitativo è dovuto ai tecnici proponenti forse sarà anche a causa di richieste assurde e discrezionali, che poco incidono nella valutazione tecnico-urbanistica, ma che comportano uno spreco di energie e tempo, che vengono sottratte ad altre attività che, di riscontro, porterebbero un beneficio economico immediato sia per il professionista, sia per la collettività sottoforma di imposte, per mezzo delle quali sono pagati i servizi (stipendi pubblici compresi).




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