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Taranto e Martina Franca, oggi iniziative per la Giornata del rifugiato "Siamo tutti sulla stessa barca", ricordando il naufragio di Lampedusa

migranti guardia costiera

Di seguito un comunicato dell’associazione Salam:

L’Associazione Salam, ONG che opera nell’ambito della cooperazione internazionale e della accoglienza dei richiedenti asilo politico, ente gestore dello Sprar di Martina Franca in collaborazione con l’Associazione Rematori della Magna Grecia, col Centro Interculturale di Taranto “Nelson Mandela”, con il Centro Documentazione e Ricerca “Le Sciaje”, con Ars Formandis, con Co-working Ulmo, con  la Cooperativa Al Fallah, organizza l’iniziativa “Siamo tutti sulla stessa barca” , in occasione della “Giornata Internazionale del Rifugiato”. L’appuntamento è stato istituito quindici anni fa dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite e ha come obiettivo la sensibilizzazione dell’opinione pubblica sul dramma vissuto da milioni di persone costrette a lasciare il loro paese d’origine a causa di violenze e persecuzioni. Con l’iniziativa proposta “Siamo tutti sulla stessa barca” si intende focalizzare l’attenzione sullo “Spazio Mediterraneo Contemporaneo” che seppur potrebbe essere rappresentato metaforicamente come un ponte interculturale o come mezzo di condivisione di beni e risorse economiche, costituisce tuttavia un confine geografico, per molti limite insormontabile.

Il Mare dunque sarà il vero protagonista di questa giornata, in cui  lo Sprar di Martina Franca intende realizzare l’iniziativa “Siamo tutti sulla stessa barca” il 22 giugno nella “Città dei due Mari”, Taranto dove da circa un mese alcuni richiedenti asilo ospiti dello Sprar di Martina Franca e di alcuni centri di prima accoglienza gestiti dall’Associazione Salam due volte a settimana, partecipano alle uscite in barca, organizzate dall’Associazione Rematori Magna Grecia. L’intento della partecipazione dei richiedenti asilo alla regata è duplice: da un lato facilitare il rapporto col mare, tentando di fargli superare il trauma da post viaggio, dall’altro dargli un’ottima possibilità di svolgere attività sportiva legata al mare, promuovendo l’inclusione, e la conoscenza dell’ecosistema marino.

L’intero progetto mira a far conoscere ai partecipanti quali pene e sofferenze incontrano i migranti nell’attraversare il Mar Mediterraneo, spesso senza supporti di salvataggio, e senza un’adeguata conoscenza del mare che gli consentirebbe di avere salva la vita. Per una volta, vorremmo che i partecipanti si immedesimassero nei migranti in partenza, e che si sentissero tutti “sulla stessa barca”, una barca precaria, a rappresentare una difficile condizione esistenziale.

PROGRAMMA

Alle ore 16.30 partirà la regata non competitiva dalla Pensilina Liberty di Taranto, e proseguirà attraversando il canale del Ponte Girevole dove sarà ben visibile lo striscione con l’hashtag lanciato dall’UNHCR: #withrefugees. Alla regata parteciperanno alcuni richiedenti asilo e operatori dello Sprar di Martina Franca e dei centri di prima accoglienza dell’Associazione Salam, seguiti dai rematori professionisti.

Alle 17.30 i richiedenti asilo ed i  rematori saranno “accolti” in città vecchia dagli operatori culturali dott. Cataldo Mignogna (educatore Sprar di Martina Franca) e da Angelo Cannata, Presidente dell’Associazione Centro Studi Documentazione e Ricerca Le Sciaje, le cui attività sono rivolte al recupero e alla tutela del patrimonio della civiltà della pesca a Taranto. I due operatori accompagneranno i “viaggiatori” e tutti coloro che vorranno parteciparvi ad una passeggiata interculturale alla scoperta dei luoghi significativi del patrimonio storico culturali della città vecchia, legati al mare e ai popoli che lo hanno attraversato.

INCONTRO DIBATTITO “A porte Aperte. Siamo tutti sulla stessa barca: #withrefugees”

Alle ore 18.30 negli spazi di Co-working Ulmo presso Palazzo Ulmo, si terrà l’incontro dibattito “A porte Aperte. Siamo tutti sulla stessa barca: #withrefugees”. Offrirà la sua preziosa testimonianza frutto di un’esperienza vissuta in prima persona Vito Fiorino, conosciuto anche come eroe di Lampedusa  per aver salvato il 3 ottobre 2013, 47 persone da morte certa in mare. Non ha esitato quel giorno a prestare soccorso: non ha mai avuto paura di essere sospettato e accusato di essere trafficante di esseri umani, l’unica sua paura era rivolta alla vita dei migranti stessi: “quanti ne posso salvare?” si domandava all’epoca Vito Fiorino. Quella che visse Vito Fiorino è conosciuta come il Naufragio di Lampedusa, che per i numeri la pongono come una delle più gravi catastrofi marittime dall’inizio del XXI secolo: con 368 morti (accertati) di circa 500 migranti e più imbarcati dalla Libia, prettamente eritrei.

Vito Fiorino sarà invitato a relazionare in un dibattito che prevede tra l’altro la partecipazione del Capitano di Fregata Andrea Schena, della Capitaneria di Porto di Taranto che per lungo periodo ha svolto attività di soccorso ai migranti, nel Canale di Sicilia. Relazionerà inoltre la psicologa-psicoterapeuta Maria Tavenaux che illustrerà i risultati di una sua ricerca sui traumi dei migranti, sbarcati e accolti a Taranto nelle strutture di accoglienza dell’Associazione Salam. All’incontro sarà invitata anche la regista scrittrice persiana Maryam Rahimi, che ha partecipato col corto “Mare Nostrum” al Festival del Cinema di Venezia. Vincitore del bando ministeriale MigrArti (volto alla valorizzazione dell’integrazione culturale in Italia) il Corto ha visto la partecipazione di alcuni richiedenti asilo politico e mediatori dello Sprar di Martina Franca. La regista Rahimi – autrice di alcuni libri in italiano e persiano e collaboratrice di Rai Cinema – racconterà l’esperienza cinematografica. A seguire il contributo del Professor Luciano Boscaino, che relazionerà sull’esperienza dell’Associazione Rematori Taranto Magna Grecia, e sulla legge del mare in tema di soccorso. Previsti i saluti dei referenti delle Associazioni coinvolte, dott. Francesco Pacifico e dott.ssa Simona Fernandez. Tra un intervento e l’altro, Luigi Pignatelli attore e scrittore, referente dello Sportello LGBT al centro interculturale Nelson Mandela, curerà un reading di storie e poesie.

A coordinare l’intero evento, Antonietta Podda, addetta stampa Salam e organizzatrice di eventi interculturali, che ha curato l’intero evento.

SFILATA “LA MAISON DE LA MODE”

Durante l’incontro verrà presentata da Valentina Di Michele, progettista del Centro Interculturale la sfilata de “La Maison de la Mode”, progetto sartoriale finanziato dall’USAIM- OIM, a cui hanno partecipato alcuni utenti dell’associazione Salam, tra cui alcuni minori stranieri non accompagnati. Sfileranno i capi di abbigliamento uomo e donna con i tessuti provenienti dall’Africa, e realizzati a mano interamente dai richiedenti asilo seguiti dalla sarta Patrizia Solito.

MOSTRA FOTOGRAFICA “A DI LA’ DEL MARE: luoghi e volti dai luoghi di origine dei minori stranieri non accompagnati”

Durante l’iniziativa, sarà possibile  visitare la mostra fotografica che sarà allestita nel piano ipogeo ed in altri spazi di Palazzo Ulmo, sui progetti di cooperazione internazionale che l’Associazione Salam sta curando in Burkina Faso, Egitto, Mali: nei luoghi di provenienza dei migranti e soprattutto dei minori stranieri non accompagnati, presenti a Taranto.

Sarà inoltre allestito uno spazio dove sarà possibile acquistare il Libro “Io. Il mio viaggio” di Carlo Dilonardo – presentato domenica 18 giugno alle ore 18.30 a Martina Franca al Villaggio di Sant’Agostino – che raccoglie le storie di quattro rifugiati politici con un unico sogno: quello della libertà. A.P.

(foto home page: repertorio)




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