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Emiliano-Cassano, l’alleanza: Gianni Stea nuovo assessore all’Ambiente della Regione Puglia Zullo: si chiude il cerchio di ammiccamenti e strizzatine d'occhi. Ma il centrodestra che dice?

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Prove, più che tecniche ormai generali, di un’intesa fra Michele Emiliano e Massimo Cassano. Un fedelissimo di quest’ultimo, Gianni Stea, è il nuovo assessore all’Ambiente della Regione Puglia. Il bello è che proprio l’altro ieri il segretario regionale di Forza Italia, Luigi Vitali, aveva indicato Massimo Cassano quale candidato sindaco di Bari nell’ambito del centrodestra. La politica, in realtà, va ridisegnando i perimetri delle alleanze che saranno quanto mai sorprendenti, in vari casi. Emiliano lo sa bene, anche in vista della ricandidatura alla presidenza della Regione Puglia che farà di tutto per ottenere, al fine di fare di tutto per vedersi confermato governatore.

Di seguito un comunicato diffuso da Ignazio Zullo, capogruppo Noi con l’Italia in consiglio regionale della Puglia:

Finalmente si inizia a fare chiarezza! Con la nomina del consigliere Gianni Stea ad assessore all’Ambiente si chiude il cerchio di ammiccamenti e strizzatine d’occhi fra il presidente Michele Emiliano, Stea e il coordinatore regionale di Puglia Popolare, Massimo Cassano.

Per questo, francamente, non siamo per nulla meravigliati, anzi ci meravigliava chi continuava a far finta di nulla, a non accorgersi di questo “inciucio”, e ci riferiamo sia a qualche dirigente del centrodestra, ma soprattutto al centrosinistra pugliese, specie quello che in questi giorni in tante interviste bocciava o riteneva impossibile un accordo Emiliano-Cassano che passava da un Assessorato per il fedelissimo Stea.

Per quanto attiene, poi, nel merito, spero nell’interesse dei pugliesi, che il consigliere e oggi assessore Stea si renda conto che da oggi da nelle mani una patata bollente: l’Ambiente… e quindi discariche, rifiuti, bonifiche e chi più ne ha più ne metta. Insomma, la speranza è che questa nomina più che politica – e mettere al sicuro i numeri di una maggioranza sempre traballante (quasi sempre i Consigli regionali si sciolgono per mancanza del numero legale) – e, quindi di semplice facciata, sia davvero operativa. Ne dubitiamo… staremo a vedere.




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