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Lecce: sola e povera, morta in ospedale un mese fa. Una colletta per fare il funerale, la richiesta Il corpo è nella sala mortuaria del "Vito Fazzi"

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È morta da sola, senza soldi e adesso il suo corpo è nella cella mortuaria del “Vito Fazzi” di Lecce. Una triste vicenda raccontata da un sacerdote neretino, Don Riccardo Personè che ha lanciato un appello: “Il 19 marzo del 2015 fu ricoverata presso il reparto di Lungodegenza in condizioni gravissime una giovane donna straniera, Maria. Ha vissuto tra di noi fino alla data del suo decesso, il 13 dicembre dello scorso anno: ben 2 anni e 9 mesi. Da quando è morta è nella cella frigorifero della camera mortuaria di Lecce.

Non si è riuscito ad avere contatti, in tutti questi anni, coi familiari solo recentemente, con notevole sforzo sono riuscito a contattare il marito, tramite una parente che lavora nel Nord Italia e il figlio che vive in Inghilterra. Da quello che ho capito si tratta di persone molto povere e, tuttavia, il giudizio non spetta né a me né a nessuno altro.

Grazie alla collaborazione del Direttore del Distretto di Nardo, e di tutto, proprio tutto il personale del reparto, dal primario, ad ogni persona coinvolta, passando dai medici, caposala, infermieri e oss, ho deciso di dare degna sepoltura alla nostra sorella nella fede (per chi ha questo dono) e nell’umanità (per tutti) dopo aver celebrato l’Eucarestia (col consenso dei familiari, che commossi già ringraziano tutti!) e di accollarmi tutte le spese.

Mi sono mosso chiedendo aiuto alla Città di Nardò ma la legge è legge e i regolamenti sono regolamenti! Non si può fare niente. La burocrazia non conosce la solidarietà! E così, grazie all’amico Lorenzo, siamo riusciti ad ottenere tutte le autorizzazioni per procedere alla sepoltura presso il Cimitero di Lecce (il decesso è avvenuto a Lecce).

Cosa vi chiedo? Preghiere per Maria e per tutti i morti ignoti e poi un contributo per poter onorare le spese del funerale. Inoltre, e questo lo chiedo, da qui, ai miei amici preti soprattutto una tunica bianca perché è così che vorrei vestire Maria.

Occorrono circa 1.500 euro e come sempre se non saranno raccolti (ma ne dubito conoscendo la generosità e il gran cuore di ciascuno dei voi) ci penserò io perché è giusto sia così!

Se c’è un imprenditore, una parrocchia, un gruppo di persone che volessero fare questa opera di bene mentre col cuore li ringrazio, anche a nome di Adrian (il marito, che se Dio vorrà tra dieci anni vorrà portare le ossa della moglie in Patria) molto volentieri offrirò la mia semplice preghiera al Signore della Vita!”.

Mercoledì 24 alle ore 11 sarà celebrata una messa nella sala mortuaria. (leccesette.it)

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