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Rutigliano, cinque arresti per la sparatoria di metà novembre Operazione dei carabinieri e della Guardia di finanza

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Di seguito un comunicato diffuso dai carabinieri:

I Carabinieri della Compagnia di Triggiano e i Finanzieri del G.I.C.O. di Bari hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P presso il Tribunale di Bari dott. Francesco Agnino, su richiesta del Sostituto Procuratore dott.ssa Carmela Bruna Manganelli, a carico di cinque pericolosi pregiudicati, R. F. 27 anni, G. R. 22 anni, T.V. 32 anni e T.M. 26 anni, i quali sono ritenuti responsabili del violento conflitto a fuoco avvenuto a Rutigliano verso le ore 21:30 del 14 novembre 2018. L’immediato intervento dei Carabinieri della Compagnia di Triggiano sul luogo del delitto ed i successivi preliminari accertamenti, consentivano di ricostruire i fatti avvenuti, risalendo ai responsabili. Quella sera, due individui a bordo di una moto di grossa cilindrata, dopo un acceso scambio verbale, facevano fuoco verso altri due individui che si trovavano nei pressi di un esercizio pubblico in via Daunia a Rutigliano, questi ultimi, anche loro armati, rispondevano immediatamente al fuoco. Al termine della sparatoria i malviventi, tutti illesi, si davano alla fuga. Le articolare ed immediate indagini, coordinate e dirette dal Sostituto Procuratore dott.ssa Carmela Bruna Manganelli, permettevano di giungere alla compiuta identificazione di tutti i responsabili grazie anche al determinante contributo delle indagini condotte dal G.I.C.O. del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Bari che da tempo monitorava alcuni dei suddetti personaggi. In breve tempo si è così potuto chiarire il movente alla base dell’azione di fuoco. Gli inquirenti riuscivano, infatti, a scoprire che il giorno precedente, il 13 novembre, R.F., T.V. e T.M “pestavano” violentemente G.R. in compagnia del padre, a causa di una grossa somma di denaro che G.R. doveva a R.F. per una partita di droga. L’avvertimento tuttavia non sortiva l’effetto desiderato, quindi veniva organizzato l’agguato per uccidere G.R., il quale tuttavia era pronto ed armato e rispondeva al fuoco. Gli arrestati sono stati tutti ristretti presso la casa Circondariale di Bari, dovendo rispondere a vario titolo di tentato omicidio, detenzione e porto di armi da fuoco, tentata estorsioni e lesioni personali aggravate.




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