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Foggia, la gavetta e la moglie di Mino Raiola Il procuratore al centro delle polemiche con Gianluigi Donnarumma, il portiere del gran rifiuto al Milan

mino raiola roma

Quando Mino Raiola iniziò.
Ieri, durante la partita di calcio della nazionale Under 21, il portiere italiano Donnarumma è stato pesantemente bersagliato. Uno striscione con su scritto “Dollarumma” e facsimile di banconote lanciate contro di lui, per il rifiuto del rinnovo del contratto con il Milan. La società rossonera gli ha offerto quasi cinque milioni di euro annui per cinque anni. A un ragazzo di diciotto anni. E lui ha rifiutato. Chi c’è dietro?

Dietro c’è uno che, italo-canadese o italo-olandese (a seconda delle versioni dei resoconti) e originario di Angri, parla un italiano piuttosto problematico e ne sa altre nove, di lingue, meglio della nostra. Guadagna quanto una multinazionale, dal suo lavoro di procuratore di calciatori. Mino Raiola, che (tanto per capirsi) dal trasferimento di Pogba dalla Juventus al Manchester United, si è messo in tasca alcune decine di milioni di euro e che fa queste operazioni di continuo in tutto il mondo, è ora appunto il protagonista dietro le quinte e neanche poi tanto dietro le quinte, del no di Donnarumma al Milan. Con il risultato che il portiere è ora odiatissimo dai tifosi rossoneri ed è molto molto discusso perché, un ragazzo di diciotto anni, che rifiuta un’autentica fortuna da parte della società che lo ha lanciato, in spregio a qualsiasi riconoscenza…

Mino Raiola: nel giorno della tragedia di Rigopiano, parlava del contratto di Donnarumma, stando a resoconto giornalistico. Quando un intero Paese non pensava altro che a quelle persone sotto la valanga (certo, anche pubblicare quella notizia quel giorno, è stato piuttosto discutibile) parlare di valanghe di soldi per un ragazzino.

Dunque, Mino Raiola all’inizio faceva il pizzaiolo. Anzi no, precisa lui: il cameriere. La sua storia è descritta in un libro che viene presentato da letteremeridiane  (http://letteremeridiane.blogspot.it/2017/06/la-gavetta-e-la-moglie-foggiana-di-mino.html?m=1)

ma all’esperienza in pizzeria, ha fatto seguito il calcio. Con il primo contratto firmato a Foggia, da procuratore sportivo. Era presidente dei rossoneri pugliesi Casillo, compaesano di Raiola, al quale Raiola propose il calciatore olandese Roy. E Casillò acquistò l’olandese, mettendolo a disposizione dell’allenatore Zeman. Solo che Roy giocava male. Allora Casillo interpellò Raiola, affinché fosse di stanza a Foggia per parlare con il giocatore e seguirlo da vicino. Problema: Raiola, come Zeman e come Roy, parlava male l’italiano. Venne così escogitato un sistema: una specie di catena di montaggio fra calciatore, allenatore e procuratore, prima di riportare i messaggi al presidente. Insomma, l’olandese si sbloccò e le cose andarono bene, a Zemanlandia. Nel frattempo, a Foggia, Mino Raiola conobbe anche la donna poi divenuta sua moglie. Dunque, gli inizi di Raiola, il procuratore più potente d’Europa, vanno fatti risalire in Puglia. Se sia stato un bene o meno per il calcio, ognuno si faccia tranquillamente la sua opinione.

(foto home page: fonte tuttosport.com)




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