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Lavoro agricolo “falsato da prezzi in campagna troppo bassi e aste capestro” Coldiretti Puglia

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Di seguito un comunicato diffuso da Coldiretti Puglia:

“Esiste un evidente squilibrio nella distribuzione del valore lungo la filiera, favorito anche da pratiche commerciali sleali come i casi di aste capestro on line al doppio ribasso che strangolano gli agricoltori con prezzi al di sotto dei costi di produzione, nonostante il codice etico firmato dal Ministero delle Politiche Agricole e dalle principali catene della grande distribuzione, che avrebbe dovuto evitare questo fenomeno che spinge a prezzi di aggiudicazione che non coprono neanche i costi di produzione”, ha denunciato Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia, nel corso dell’incontro sul mercato del lavoro.

Chiaro il riferimento del presidente Muraglia anche alle responsabilità della politica regionale per il necessario supporto “al processo di crescita degli occupati dipendenti regolari che deve essere sostenuto dallo snellimento delle procedure amministrative e dalla semplificazione attraverso i SuperCAA, dallo sblocco del PSR che consenta ai 5000 giovani che hanno presentato domanda di insediarsi di poter realizzare i propri sogni e a tutte le aziende agricole, che attendono da anni di poter investire, di ampliare le proprie aziende e dare impulso all’innovazione e all’occupazione in agricoltura”.

“Se nei passaggi della filiera venissero riconosciuti prezzi adeguati ai prodotti agricoli in campagna – ha insistito il presidente Muraglia – le imprese agricole sarebbero disposte a pagare gli operai anche oltre quanto definito dal contratto provinciale del lavoro, perché c’è la profonda consapevolezza che vada garantita con ogni mezzo dignità del lavoro sia alle imprese agricole che ai lavoratori. Per questo Coldiretti ha chiesto, tra l’altro, al Ministro del Lavoro Di Maio la necessaria semplificazione del mercato del lavoro, passando attraverso il pit stop della legge anti caporalato in tempi brevi e certi, uno strumento da non stravolgere, ma certamente da migliorare nelle parti che non hanno funzionato, prevedendo azioni comuni da intraprendere per far incontrare in maniera trasparente domanda e offerta di lavoro in agricoltura”.

” L’asta elettronica al doppio ribasso – ha insistito il vicepresidente di Coldiretti Bari, Carlo Barnaba – prevede che i fornitori di un prodotto facciano una prima offerta di prezzo di vendita e che poi quel valore diventi la base per una seconda asta on line dove i partecipanti devono scendere ancora per aggiudicarsi la commessa. In questo modo non si tiene conto in alcun modo della qualità e delle differenze produttive con prezzo finale arriva al di sotto dei costi di produzione mandando in perdita a cascata agricoltori e trasformatori. Si aggravano così i pesanti squilibri di filiera della distribuzione del valore visto che per ogni euro di spesa in prodotti agroalimentari freschi come frutta e verdura solo 22 centesimi arrivano al produttore agricolo ma il valore scende addirittura a 2 centesimi nel caso di quelli trasformati dal pane ai salumi fino ai formaggi, secondo Ismea”.

Per Coldiretti vanno create le condizioni di una tangibile e concreta semplificazione, ad iniziare dalle visite mediche preventive e pulendo le sacche di grigio, a partire dal trasporto dei lavoratori nei campi che rappresenta un aspetto fondamentale del business dei caporali, facendo controlli mirati, in particolare nei confronti delle cooperative senza terra che svolgono solo ed esclusivamente servizi agricoli.




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