Accordo siglato a Taranto. Fra Comune, Eni, Shell, Mitsui, Total. Fra chi estrae greggio a a Temparossa, Basilicata, e chi raffina (Eni appunto) a Taranto.
I contenuti salienti dell’intesa: la raffineria tarantina lavorerà diecimila barili al giorno, presumibilmente a partire dalla seconda parte di quest’anno, con la prospettiva di arrivare fino a quota cinquantamila, nel corso del tempo e secondo le condizioni del mercato petrolifero. I lavori per l’impianto Eni saranno nell’ordine dei trecento milioni di euro e riguarderà, il potenziamento, anche il porto. Interventi di tipo ambientale per Taranto e il territorio, nell’ordine dei 6-10 milioni di euro.