Eurospin

rendimentogold

basilepiccolo

Inprimis la tua agenda digitale

cosmo energy


Martina Franca, dove parcheggi ma non sai come pagare Sono decine ogni giorno, i turisti a chiedere dove possano essere acquistati i tagliandi: nei posti di parcheggio a pagamento non ci sono indicazioni precise

segnalazione parcometro

I parcheggi a pagamento, per iniziativa dell’amministrazione comunale di Martina Franca mandata a casa anzitempo, non vengono più pagati agli addetti al servizio. Da mesi, niente più parcheggiatori. Neanche le macchinette automatiche, però. Si era scelto di fornire a vari esercenti della città i tagliandi per parcheggiare sulle strisce blu, con gestione del servizio affidata alla polizia municipale.

Senonché, nella realizzazione del nuovo sistema di parcheggi a pagamento, l’amministrazione comunale mandata anzitempo a casa si dimenticò, ad onta della continua autocelebrazione di efficienza, un particolare: le indicazioni per pagare. Ovvero, oggi si arriva al parcheggio a pagamento e non si sa dove acquistare il tagliando, perché non c’è nessuno a dirlo. Il problema riguarda principalmente gli automobilisti che non sono di Martina Franca ma, naturalmente, anche gli indigeni. Peraltro, di turisti, in questo periodo, a Martina Franca ce ne sono veramente tanti e moltissimi con auto proprie. Ad essi vanno aggiunti quelli che nella cittadina della valle d’Itria arrivano dalle località più vicine, ad esempio Taranto, anche per una semplice visita in giornata. Parcheggiano e non sanno come pagare. I manifesti con le indicazioni per il pagamento sono affissi dai negozi che hanno i tagliandi. Solo che nelle piazze e nelle strade dei parcheggi a pagamento, non c’è alcuna indicazione sull’elenco degli esercenti abilitati al rilascio dei tagliandi.

Dalla polizia municipale si era pensato un sistema artigianale: usare i cartelli affissi abusivamente sulla segnaletica delle piazze con i parcheggi a pagamento, per sistemarci sopra l’elenco delle rivendite. Pochi giorni di tempo e in vari casi, sparito l’elenco, è rimasto il cartello abusivo. Nel frattempo, sono decine ogni giorno i turisti che chiedono alle persone del posto che si trovano a passare dalle piazze con i posti delimitati dalle strisce blu, come si possa pagare il parcheggio.

Dal punto di vista della città, l’immagine del servizio offerto è negativa. In tema di sanzioni a chi non paga, poi, il rischio è quello di vedersele tutte annullate perché è perfino recente una sentenza con cui si stabilisce la necessità, per i gestori dei parcheggi a pagamento in tutta Italia, di abilitare il pagamento anche con la moneta elettronica, utilizzando il pos. Cosa che se non c’è, rende nulla la multa. A Martina Franca, altro che pos: non si sa manco come e dove pagare, e per cosa.

segnalazione-parcometro

LONA


allegro italia




Articoli correlati

4 Comments

  1. Leggendo l’articolo il lettore, ignaro di quanto accaduto in precedenza, perviene alla conclusione che i parcheggi non vengono più pagati agli addetti per scelta dell’amministrazione. Così non è perchè il 19/10/2015 la concessione era stata affidata alla cooperativa Labor et securitas, che già dal 2012 aveva svolto tale servizio e che era stata l’unica a partecipare alla gara. Purtroppo, l’amministrazione è stata costretta ad escludere tale cooperativa perchè priva dei requisiti fiscali il cui possesso è imposto dalla legge. Contestualmente è stata fornita una piantina della città con l’indicazione dei parcheggi e dei punti di rivendita dei biglietti che ricordo di aver visto affisso in Piazza Crispi e in altri parcheggi a pagamento. Detto questo ci tengo a precisare che l’attuale soluzione data ai parcheggi a pagamento è da sostituire quanto prima mettendo (in alcuni casi rimettendo) quelle macchinette che prima del 2012 per un decennio sono state in alcuni punti della città (dietro il comune, forse in Corso messapia) e soprattutto, contrariamente a quanto fatto in quel decennio, organizzando un effettivo controllo del pagamento da parte degli utilizzatori di tali parcheggi. Ricordo che le cifre incassate dalle macchinette in quegli anni furono davvero ridicole proprio per l’assenza dei controlli (spesso voluta dagli amministratori e funzionari comunali dell’epoca).

    1. Grazie per il suo intervento. Il lettore ignaro è soprattutto ignaro di come si paghi. La piantina non serve a niente e in assenza di indicaizoni specifiche nelle zone di parcheggio l’ente rischia anche l’annullamento di eventuali multe, il che sarebbe un danno. Questo è stato combinato. Ed è ciò che si verifica ogni giorno. Assenza di chiarezza per gli ospiti, possibile danno economico in caso di multe e annullamento. Tutto il resto, raccontato da lei, non è l’essenza del problema qui raccontato e lo sappiamo entrambi. (agostino quero

  2. Come al solito i contorcimenti mentali della pubblica amministrazione giustificano se stessi con la burocrazia ignorando che gli effetti negativi ci sono e non sono giustificabili ……..quando questo paese smetterà questa mentalità e diventerà più pragmatico ?

  3. I contorcimenti mentali nascono da una scarsa “leadership” che ha visto l’ex sindaco e giunta al ricatto di tanti piccoli interessi e favoritismi.
    I risultati sono questi e altri ad esempio
    – cartelli turistici tradotti male
    – manifestazioni ed eventi di scarsa qualità o addirittura che hanno causato danni all’immagine della città
    … …

    Se lo stesso staff si dovesse ripresentare alle elezioni mi auguro che gli elettori tengano presenti i risultati.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *