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È morto Totò Riina Mafia, era il capo dei capi di cosa nostra. Ieri aveva compiuto 87 anni

Toto Riina

Proprio ieri aveva compiuto 87 anni. È morto Salvatore Riina, Totò Riina, il capo dei capi della mafia. Era nato a Corleone. Primo omicidio a 19 anni, u curtu era seguace di Luciano Liggio, la primula rossa. Ne prese il posto da boss dei corleonesi e da lì, era arrivato al vertice di cosa nostra. Il capo dei capi. Soprannome, la belva. Ritenuto il responsabile di delitti efferati, della strategia di sfida allo Stato. Gli assassinii di Piersanti Mattarella, Pio La Torre, Carlo Alberto Dalla Chiesa, Rocco Chinnici e un’escalation incessante, fino alle stragi con gli assassinii di Falcone e Borsellino a una miriade di altre uccisioni e azioni malavitose, Riina venne arrestato il 15 gennaio 1993 dopo 24 anni di latitanza. Ventisei ergastoli, il boss era detenuto in regime di carcere duro a Parma. Le sue condizioni di salute erano divenute via via estremamente gravi, fino alle due operazioni nei giorni scorsi e al coma. Il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, d’intesa con la procura nazionale antimafia e con il dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, ha firmato il nulla osta per i familiari, affinché potessero essere al capezzale del moribondo. Il decesso è stato comunicato alle 3,37. Riina, esso stesso, mistero d’Italia con tutto ciò che porta con sé nell’aldilà, è morto da capo della mafia.




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