In questa alba domenicale arrivano i migranti della nave Aquarius. E anche delle altre due imbarcazioni su cui sono stati trasportati altri migranti per alleviare i disagi a bordo dell’Aquarius.
L’accoglienza è della Spagna, con Valencia. Dai medici agli avvocati ai soccorritori di ogni tipo, il porto di Valencia vede impegnate circa 2500 persone nell’accoglienza, in quello che è diventato lo sbarco-simbolo di questo difficilissimo periodo. Quello in cui l’Italia, il governo italiano meglio, ha respinto i migranti. E continua a farlo, in queste ore, con altre due imbarcazioni di organizzazioni non governative. Quel ministro lì ha parlato di pacchia, di crociera.
Non senza vergogna si assiste oggi all’ospitalità e alla solidarietà portata sa un altro Paese. Mentre nei confronti del nostro, parole come fascismo e razzismo sono sempre più frequenti nel contesto internazionale.
Eppure il premier è un pugliese. Dovrebbe ricordare come tutti gli altri pugliesi ricordano senza mai poterlo dimenticare, cosa fu questa regione per i migranti, passando perfino alla storia, con Bari, nel 1991. Più di ventimila persone erano a bordo della Vlora. Vennero accolte tutte, grazie al coraggio del sindaco Enrico Dalfino che sentì dare perfino del cretino dal pessimissimo presidente della Rephbblica dell’epica, Francesco Cossiga, ma che di fronte all’emergenza non esitò.
Ora questo individuo attuale ministro che fa il forte e che culi siano donne incinte e bambini di mezzo fa niente, continua con queste pratiche qui ritenute inaccettabili. L’accoglienza si pratica. Si mettono al sicuro le vite. Poi si fa il resto.
Quest’individuo che alza la voce nei confronti di gente stremata può riscuotere un successo, per qualche mese, qualche anno. Ma è uno sconfitto in partenza. Non dalle elezioni. Dalla storia. Il mondo va avanti a migrazioni. Un salvini qualsiasi, ma dove va, rispetto alla storia.
