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Taranto e Polignano a Mare in preda alla puzza Rifiuti non raccolti nel capoluogo ionico, cassonetti stracolmi. Località adriatica alle prese con le emissioni "nauseabonde" dal depuratore, sostiene il consigliere regionale Lacarra

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A Taranto non si raccolgono i rifiuti da sabato e stasera, forse, si riprende. Risultato: con la temperatura che va alzandosi, nelle strade di Taranto i cassonetti di rifiuti stracolmi producono odori insopportabili. Motivo della mancata raccolta: l’Amiu è in difficoltà economiche e si sperimenta la possibilità di non effettuare la raccolta nei festivi, per non gravare sul monte-stipendi.

Altra importante località pugliese, altra puzza. Polignano a Mare: di seguito il comunicato diffuso da Marco Lacarra, consigliere regionale della Puglia.

“Le emissioni nauseabonde dal depuratore di Polignano a Mare non sono una situazione tollerabile mai. Ma ancora di più alle porte della stagione più calda, quando alle migliaia di turisti che tutto l’anno visitano questo gioiello della costa adriatica si uniscono anche quanti frequentano le spiagge della città”.

Parole del consigliere regionale Pd, Marco Lacarra, che interviene sulla questione che ormai sta creando allarme in uno dei centri di punta del turismo pugliese, famoso per il suo mare cristallino e insignito della “bandiera blu” 2016.

“Le emissioni nauseabonde, a ridosso della stagione balneare, potrebbero – spiega Lacarra – arrecare un danno senza precedenti proprio al turismo balneare, perché è indubbio che un depuratore malfunzionante pregiudichi la qualità dell’acqua del mare. Per questo – conclude Lacarra – mi unisco al sindaco Domenico Vitto nel sollecitare l’intervento immediato dell’Acquedotto pugliese e della Asl Bari, in modo da porre immediatamente rimedio a questa situazione davvero incresciosa”.

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