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Impianti di compostaggio dei rifiuti: “anche a Pulsano non ne sapevano nulla, Grandaliano ha fatto tutto da solo” Mennea all'attacco del direttore generale dell'Ager "del quale continuo a chiedere le formali dimissioni per il bene della Puglia"

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Di seguito un comunicato diffuso da Ruggiero Mennea, consigliere regionale della Puglia:

“A Pulsano nessuno sapeva nulla del fatto che quel territorio fosse stato scelto per ospitare un impianto di compostaggio nell’ambito del nuovo piano regionale degli impianti pubblici di trattamento rifiuti. Non lo sapeva il consigliere comunale di Pulsano Bene Comune, Emiliano D’Amato, e non lo sapeva il Consiglio comunale. Questa è l’ennesima dimostrazione delle bugie raccontate dal direttore generale dell’Ager, Gianfranco Grandaliano, del quale continuo a chiedere le formali dimissioni per il bene della Puglia”. Lo dichiara il consigliere regionale Ruggiero Mennea, che nei giorni scorsi aveva denunciato omissioni da parte dello stesso Grandaliano nell’informare i territori interessati a ospitare i nuovi impianti e i loro rappresentanti istituzionali. Mennea aveva anche lamentato l’assenza di risposta a due richieste di informazioni inoltrate a ottobre e novembre scorsi.

Il dg aveva però risposto che “i processi di programmazione dell’impiantistica regionale sono stati ampiamente condivisi con il territorio”. Nella giornata odierna il consigliere Emiliano D’Amato e il movimento Pulsano Bene Comune hanno diffuso una nota in cui denunciano le “bugie” dell’avvocato Grandaliano sull’impianto di compostaggio previsto nel centro del Tarantino, oltre a una serie di criticità legate alla realizzazione dello stesso.

“Questa è la dimostrazione – prosegue Mennea – che non ero il solo a non conoscere gli atti approvati in Giunta. E’ la riprova che l’avvocato Grandaliano ha agito in assoluta solitudine, in spregio alle istituzioni, nella scelta che ha fatto poi formalizzare alla Giunta regionale, all’insaputa non solo dei consiglieri regionali e dei territori ma anche delle istituzioni locali. Si tratta di comportamenti avventati oltre che rischiosi e, per questo, ribadisco che farebbe bene a dimettersi, prima che le comunità e le istituzioni ignare insorgano contro chi non deve pagare per negligenze altrui. E’ un atto politico creato esclusivamente da lui e vogliamo sperare – conclude – che sia stato davvero il solo ad assumere queste decisioni”.

(foto home page: repertorio, non strettamente connessa alla notizia)




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