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Tribunale di Taranto, fra pavimenti all’amianto e crepe sui muri. Con interventi richiesti, senza risposta La costruzione di circa mezzo secolo fa ha bisogno di un cospicuo intervento

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Dopo la sollecitazione Fp-Cgil che chiede al presidente del tribunale e al dirigente amministrativo un intervento, bisogna andare a verificare. Davvero dai pavimenti in linoleum che vanno lesionandosi spunta fuori amianto? E davvero ci sono crepe ai muri?

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La risposta è: sì. Ma non solo. Ci sono anche bagni che rischiano di essere inguardabili (figurarsi usarli) e un impianto elettrico da rimettere a nuovo, l’abbattimento delle barriere architettoniche da curare meglio e, insomma, una condizione complessiva non buona.

Amianto: l’edificio venne costruito con presenza di amianto nei pavimenti, o meglio in gran parte della superficie calpestabile che è sui ventimila metri quadrati abbondanti, secondo stime sommarie. Quell’amianto venne coperto con una pavimentazione in linoleum che, con il tempo, dà ampi segni di indebolimento. E il pavimento prima versione (con l’amianto) spunta di nuovo fuori, in più punti dei cinque piani (il piano 2 in particolare).

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Anche le crepe ai muri: decisamente numerose, nelle stanze e a margine delle porte. Anche profonde, le crepe.

E le carenze dell’impianto elettrico, l’assenza di ascensori antincendio esterni al palazzo, gli infissi che si aprono dalla parte contraria a quella che sarebbe dovuta per sicurezza. Tutto ciò in un palazzo che in media, al giorno, viene frequentato sicuramente da più di mille persone.

È un tribunale per il quale era stato chiesto uno stanziamento plurimilionario (ottocentomila più Iva solo per l’impianto elettrico) per interventi di rimessa a punto. Istanza risalente a un paio di anni fa e inevasa.

Così come il ministero della Giustizia non ha ancora risposto all’istanza del febbraio 2017, mittente il provveditorato regionale alle opere pubbliche. Così come il Comune di Taranto, da un anno, non risponde con documentazione tecnica alle richieste dei responsabili della sicurezza del tribunale. Così come, dal sindacato Fp-Cgil, si attende una risposta alle sollecitazioni. Il presidente del tribunale deve dire qualcosa su questa situazione, no?

Non è Bari e la scandalosa situazione dell’edilizia giudiziaria nel capoluogo ma non è un granché neanche a Taranto. Ci vogliono attenzioni diverse per lavoratori e utenza.




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