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Bari: “scritte ingiuriose e minacciose rivolte al ministro”, domani iniziativa pro-Salvini Caso-sicurezza nel quartiere Libertà: anche una pesantissima accusa nei confronti dell'organizzatore del movimento

bari drone polizia

Di seguito un comunicato diffuso da Lega Bari:

A seguito dell’iniziativa organizzata dal Movimento “Riprendiamoci il Futuro”, con la quale il fondatore Luigi Cipriani si è rivolto direttamente al Ministro dell’Interno Matteo Salvini per accendere i riflettori sulle problematiche del quartiere Libertà inerenti la “sicurezza “, ignoti hanno imbrattato con delle scritte ingiuriose e minacciose rivolte al Ministro, le saracinesche della sede del movimento. Per tale ragione, lunedì 16 Luglio, alle ore 10, presso la sede di “Riprendiamoci il Futuro” di Luigi Cipriani, in via Nicolai n. 261, gli organi dirigenti della Lega di Bari hanno deciso di convocare una conferenza stampa sul tema della sicurezza cittadina, con particolare riferimento ai quartieri periferici. Parteciperanno l’On. Anna Rita Tateo, On. Rossano Sasso, il Consigliere comunale Fabio Romito, il coordinatore cittadino Pino Monaco e lo stesso Luigi Cipriani del Movimento “Riprendiamoci il Futuro”.

Di seguito il comunicato di Matteo Magnisi, di Bari città aperta:

Mentre oggi si raccolgono firme per liberare il quartiere Libertà dai migranti , 15 anni fa , non posso dimenticarlo, lo stesso promotore , Gino Cipriani, raccoglieva firme per difendere i commercianti di via Manzoni non dalla crisi che avrebbe visto molte saracinesche abbassarsi negli anni, ma dalle accuse mosse loro da un consigliere comunale in assise pubblica, per aver “contribuito” a supportare l’allora organizzatrice di famiglia di malavitosi per la realizzazione dei noti fuochi illegali annuali pirotecnici della festa della Candelora. Circostanza questa che porto’ addirittura l” orgazzanizzatrice” a querelare quel consigliere per lesa dignità alla stessa e ai commercianti di via Manzoni. Fu il compianto questore Zanini Quirini a raccogliere l accusa di quel consigliere comunale, formalizzata in un esposto alla Procura della Repubblica con il sostegno legale di un noto avvocato, a mettere fine a quella paradossale vicenda nella quale il querelante (il consigliere comunale) era addirittura diventato il querelato dalla “nota” famiglia. I protagonisti della vicenda furono redarguiti e censurati dal Questore, mettendo da parte l’ arroganza tipica di chi occupa il quartiere da decenni con la criminalità organizzata, , dovettero sospendere per alcuni anni la “festa” e la “raccolta” di soldi per la festa dei fuochi , accertatasi tutt’ altro che festa religiosa nella quale non si consumava alcun rito religioso di presentazione di Gesù al tempio. Festa poi negli anni ripresa alla grande e ancora oggi “celebrata” e purtroppo imitata in altri quartieri

Ho voluto ricordare questo avvenimento per dimostrare che il promotore della raccolta di firme (0ggi promotori) , oggi come in passato, tutto fa fuorché disturbare i veri manovratori del disagio di quel quartiere spostando l attenzione sul fenomeno migratorio, mettendosi sempre al fianco dei “forti”, addirittura soffiando sul fuoco dell’ intolleranza con auspicate e forse già collaudate ronde di cittadini contro i migranti attendendo l arrivo del Ministro nel quartiere, per le quali personalmente auspicherei un intervento urgente del Sindaco affinché siano vietate con un apposita ordinanza. Riprendiamoci veramente il futuro e non il passato e reagiamo senza indugio come cittadini di una città che al primo articolo della sua carta costituente recita: “Bari .comunità aperta”.




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