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Centrale di Brindisi nord, le osservazioni di Legambiente In merito alla proposta di A2A

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Di seguito un comunicato di Legambiente Brindisi:
Recentemente A2A ha presentato la proposta di realizzare un Impianto Solare Termodinamico in sostituzione della Centrale Termoelettrica di San Filippo al Mela (Milazzo) ed ha ipotizzato una analoga proposta per Brindisi Nord.

In realtà, le differenze sono enormi:

1. A2A non vuole assumere gli impegni prescritti nell’AIA di smantellare e bonificare il sito occupato dalla Centrale Brindisi Nord;

2. Per Brindisi, A2A prova a far “rientrare dalla finestra ciò che è stato fatto uscire dalla porta” prospettando il trattamento di rifiuti per la produzione di bio-metano dalla FORSU (Frazione Organica dei Rifiuti Solidi Urbani) ed il compostaggio in aerobiosi. Inoltre sono previste tre pale eoliche alte 25 mt.

In passato le proposte di A2A sono state bocciate (utilizzo di CSS – combustibile solido secondario e suoi derivati), perché in violazione del Piano Regionale Rifiuti e perché è stato espresso un giudizio di compatibilità ambientale negativo da parte della Provincia. Questa posizione riteniamo debba rimanere inalterata in merito alla nuova proposta ed alla sua collocazione all’interno del porto, a ridosso del porto commerciale e turistico, al di sotto del cono di atterraggio dell’aereoporto e praticamente in città.

L’impianto solare termodinamico può avere tecnologie che consentono l’accumulo e la conservazione del calore ben più consolidate ed efficienti rispetto all’utilizzo della sabbia e può avere il ricorso a micro o addirittura nano-componenti che riducono significativamente l’impatto territoriale. L’impianto solare termodinamico è una delle parti della proposta del PA.T.E.R. (Parco Tecnologico Energia Rinnovabile), costituito da una area ricerca, da una area di produzione di componenti e di sostegno ad imprese, a privati ed a start-up. Tale proposta Legambiente ha da tempo trasmessa alle istituzioni locali ed al Ministro per L’Ambiente e ritiene che la comunità locale debba farla propria in contrapposizione a quanto prospettato da A2A ed a condizione che A2A smantelli e bonifichi preliminarmente il sito della centrale.

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