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Bari, città metropolitana: la Corte dei Conti boccia l’istanza di Antonio Decaro Contributi economici continuativi in favore delle aziende di servizi alla persona

antonio decaro sindaco 1

Di Nino Sangerardi:

Inammissibile. E’ il verdetto della Corte dei Conti della Puglia–presidente Agostino Chiappiniello,relatore Carmelina Adesso—a fronte della domanda inviata da Antonio De Caro(Pd)sindaco della Città Metropolitana di Bari. Questi interpella i Giudici in merito ai contributi economici continuativi in favore delle Aziende di Servizi alla Persona che hanno preso il posto delle Istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza(Ipab).

In particolare chiede quanto segue : vista la nuova Legge(n.56/2014 : subentro della Città Metropolitana alla vecchia Provincia di Bari) si può praticare l’erogazione degli aiuti alle Aziende sopradette nel caso in cui dentro il consiglio di amministrazione sono presenti componenti nominati dai vertici politici della Provincia di Bari?

La questione—evidenzia il sindaco—ha riflessi nel Bilancio della Città Metropolitana,stante il mancato obiettivo programmatico relativo al Patto di stabilità per l’anno 2015, come certificato dal Ministero dell’economia e delle finanze.

Che cosa dice la Corte? In primo luogo rammenta che i magistrati possono rendere pareri in materia di “ contabilità pubblica” e che la funzione consultiva assegnata deve “… trattare ambiti e oggetti di portata generale e non fatti gestionali specifici”.

Pertanto il quesito formulato dal sindaco Antonio De Caro(nonchè sindaco della città di Bari,presidente dell’Associazione nazionale Comuni italiani,presidente Consiglio d’indirizzo della Fondazione Teatro Petruzzelli,presidente della Comunità Parco Alta Murgia, vicepresidente dell’Autorità idrica pugliese…) non può essere accolto.

Motivazioni? Tra l’altro,come affermato dal medesimo sindaco il problema—sussistenza in capo alla Città metropolitana dell’obbligo di elargizione del contributo finanziario—è inevitabilmente connesso al profilo inerente il mancato obiettivo riguardo il Patto di stabilità dell’anno 2015.

Profilo che”… è già oggetto dell’esame di questa Sezione in sede di controllo sulla gestione finanziaria degli enti locali” scrivono i magistrati.

Quindi la risposta all’interrogativo di De Caro determinerebbe un’interferenza con una diversa funzione in capo alla Corte,traducendosi in una commistione,non contemplata da alcuna Legge, tra l’attività consultiva e quella di controllo.

La decisione dei Giudici è stata trasmessa,l’altro ieri, al sindaco metropolitano di Bari e provincia.

antonio decaro sindaco 1

 

 

 




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