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“Violente grandinate hanno colpito Sava, San Marzano, Grottaglie e Crispiano”, Coldiretti Puglia. “Bombe d’acqua in provincia di Taranto” La Puglia "convive con e proprio paradosso idrico". Viene sottolineato che 232 Comuni su 258 sono "a rischio idrogeologico"

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Di seguito un comunicato diffuso da Coldiretti Puglia:

Continua la straordinaria ondata di maltempo che imperversa sulla Puglia da una settimana. “Violente grandinate hanno colpito i comuni di Sava, San Marzano, Grottaglie e Crispiano – dice il Presidente di Coldiretti Taranto, Alfonso Cavallo – e bombe d’acqua improvvise si sono abbattute su Manduria e Castellaneta. Non possiamo che essere preoccupati per il proseguo della vendemmia sia dell’uva da tavola che da vino per la formazione di muffe e del cerchietto. I nostri tecnici – non appena riusciranno ad entrare nelle campagne – potranno verificare l’effettiva entità del danno su produzioni e strutture”.

La Puglia convive con un vero e proprio paradosso idrico. Se da un lato è dilaniata da annosi fenomeni siccitosi – dice Coldiretti Puglia – dall’altro è colpita da alluvioni e piogge torrenziali, con l’aggravante che l’acqua non viene riutilizzata a fini irrigui, a causa della carenza e/o mancanza di infrastrutture ad hoc. L’andamento climatico impazzito, poi, si abbatte su un territorio fragilLe, dove 232 comuni su 258 (78%) è a rischio idrogeologico con diversa pericolosità idraulica e/o geomorfologica.  Sono 8.098 i cittadini pugliesi esposti a frane e 119.034 quelli esposti ad alluvioni, secondo i dati ISPRA.

“I drammatici effetti dell’incuria e dei profondi cambiamenti climatici che si sono manifestati – conclude Aldo De Sario, Direttore di Coldiretti Taranto – caratterizzati dal succedersi di eventi estremi non sempre prevedibili, hanno reso non più rinviabile il rilancio dell’attività di bonifica integrale. Si sono consolidate nel tempo nuove ed inevitabili esigenze di manutenzioni straordinarie delle opere pubbliche di bonifica e le ripercussioni più gravi sono ricadute sugli agricoltori, i quali hanno, loro malgrado,  subito nell’ultimo decennio innumerevoli danni per mancata manutenzione”.

Difficoltà alla viabilità nelle campagne per la presenza di detriti sulle strade allagate e danni a strutture e macchinari. I continui sbalzi termici non giovano certamente al settore agricolo. Gli imprenditori si trovano ad affrontare fenomeni controversi, dove in poche ore si alternano eccezionali ondate di maltempo a caldo fuori stagione. Inoltre, in Puglia la terra frana a causa della mancanza di un’adeguata politica di prevenzione e di governo del territorio. Fenomeni meteorologici sempre più intensi, concentrati in poche ore e su aree circoscritte, con alluvioni e danni – dice Coldiretti Puglia – anche in aree non eccessivamente antropizzate fa emergere la necessità di considerare i loro effetti per pianificare e programmare le politiche territoriali nei prossimi anni. Rivestono rilevanza determinante le azioni di prevenzione del rischio idraulico e di difesa del suolo nonché le azioni per la disponibilità di risorse idriche nei tempi e nei luoghi dove i settori economici le richiedono.

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