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Conte, ora basta: il pugliese inizi a fare il presidente Ieri praticamente richiamato dal capo dello Stato per frenare l'irrefrenabile e inopportuno Salvini

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I migranti sbarcati a Trapani. Dopo una telefonata del presidente della Repubblica.

Dunque: a bordo della nave militare Diciotti erano i 67 migranti, che prima si trovavano sulla nave Vos Thalassa e che si era detto si fossero quasi ammutinati (salvo scoprire che non era così).

A bordo della nave militare italiana sarebbe stato normale l’attracco in un porto italiano. Senonché il ministro dell’Interno ha detto no: prima vanno arrestati gli scafisti (in realtà, in serata, ha detto pure andate via andate via andate via. Nel giorno in cui la Cassazione ha sentenziato: dire ai migranti andate via è reato).

Così Salvini ha travalicato le sue competenze, andando anche a decidere su Difesa, Trasporti e Giustizia. E la cosa ha mandato in tilt il governo.

È stata necessaria una telefonata del presidente della Repubblica (e capo delle forze armate di cui la Diciotti fa parte) al presidente del Consiglio, praticamente per dirgli che tocca al capo del governo coordinare l’attività del governo. Della serie: datti una mossa Conte.

Ecco: è quello che viene di dire al pugliese che guida il governo. Sveglia Conte. Sveglia. Che questo silenzio rispetto, perfino, a cose che per tanti hanno la caratteristica della disumanità, è un silenzio che ha stufato. Allora, se sa fare faccia e dia al suo ruolo istituzionale ciò che ha il dovere di dare: autorevolezza e leadership. E si sbrighi. Sveglia Conte.




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