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“Bellissime” della tarantina Flavia Piccinni in finale del premio Croce L'autrice si misura con Paolo Mieli ed Ezio Mauro. E il libro-scandalo su bambini, concorsi di bellezza e moda diventerà un film

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Di seguito il comunicato:

Bellissime continua a far parlare di sé, e a riscuotere successo. Il libro della scrittrice tarantina – già al centro di un acceso dibattito politico che ha prodotto un DDL presentato in Senato alla presenza di Dacia Maraini – diventerà infatti un film che sarà prodotto da Fandango Cinema e adesso è stato selezionato per la finalissima del prestigioso Premio Benedetto Croce con Paolo Mieli ed Ezio Mauro.

“Sono sorpresa ed entusiasta per questa straordinaria notizia” ha dichiarato l’autrice. Sono passati dieci anni da quando Flavia Piccinni, già vincitrice del Premio Campiello Giovani, aveva pubblicato il suo primo libro “Adesso Tienimi” vincitore del Premio dei Lettori. Dopo sono seguiti “Lo Sbaglio” pubblicato da Rizzoli e “Quel Fiume è la notte” candidato al Premio Strega da Dacia Maraini e Lidia Ravera. “Bellissime” ha riscosso un grande successo di critica e di pubblico, e la finale del Premio Benedetto Croce, insieme alla selezione del Premio Leogrande sono una nuova conferma per il testo, che è stato protagonista la settimana scorsa del programma di Rai1 “Storie Vere” condotto da Eleonora Daniele e di un’intera puntata di “Quante Storie” di Corrado Augias.

Il libro
Bellissime (Fandango Libri, pp. 208). Ci sono bambine che imparano presto a truccarsi, a sorridere, a essere simpatiche e maliziose. Sognano di fare le miss o le modelle. Hanno mamme disposte a guidare ore e ore nella notte per portarle a sfilare a Pitti bimbo e padri capaci di organizzare tour de force per trovare il vestito adatto a un casting. Sono bambine di quattro, cinque, sei anni che popolano un mondo poco noto, spesso nascosto, che si declina attraverso riviste patinate, cataloghi e pubblicità. Un mondo sommerso che non può superare il metro e trenta di altezza, e che è destinato a farsi perpetuo laboratorio di stereotipi fra promesse di futuro e frustrazioni. Dai centri commerciali del napoletano alle periferie toscane, passando per la riviera romagnola e l’hinterland milanese, Flavia Piccinni ha seguito decine di selezioni, sfilate e concorsi di bellezza. Attraverso un viaggio memorabile nell’infanzia di oggi, Bellissime racconta di baby miss e di madri, di sogni che a volte si trasformano in incubi, di ambizioni e di speranze, svelando come nascono i modelli di comportamento e di gusto che tutti acquisiamo attraverso i media, e di cosa questi modelli di comportamento e di gusto che tutti acquisiamo attraverso i media, e di cosa questi modelli possono produrre sulla nostra pelle e su quella dei più piccoli. Firmando un ritratto toccante e realistico, Flavia Piccinni accende una luce nel mondo delle bambine di oggi che molto avranno a che fare con quello che sarà l’Italia nei prossimi trenta, quaranta, cinquant’anni.




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