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La commemorazione dell’operaio Ilva morto nell’incidente sul lavoro, la protesta degli imprenditori dell’indotto Ilva A Martina Franca deposizione di fiori per Alessandro Morricella, 35enne deceduto tre anni fa. Fu investito da un getto incandescente di ghisa

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Stamani a Martina Franca è stato ricordato Alessandro Morricella. Aveva 35 anni quando morì il 12 giugno 2015, dopo quattro giorni di agonia. Era stato investito da un getto di ghisa incandescente, a circa 700 gradi, mentre stava lavorando. All’Ilva di Taranto.

La drammatica situazione del (e causata dal) siderurgico: la morte sul lavoro.

Ma non solo: anche condizioni lavorative difficili, cosa di cui ha parlato in un convegno a Bari la leader Cgil, Susanna Camusso.

C’è poi chi ha rapporti di lavoro con.l’Ilva e rischia di fallire: numerose aziende dell’indotto che non pagano, o fanno estrema fatica a pagare, i lavoratori e che hanno possibilità di ottenere crediti ormai limitatissime quanto complicate. Esempio, le aziende impegnate nei trasporti. Imprenditori che vantano o meglio lamentano crediti anche di quattro anni fa, dall’Ilva. Oggi la rappresentanza di quella categoria imprenditoriale ha tenuto una conferenza stampa.

C’è anche la protesta dei lavoratori dell’indotto. Salvare De Comito, della rappresentanza sindacale unitaria, rimarca le difficoltà ormai sistematiche da parte dei lavoratori per riuscire ad avere gli stipendi. Non solo: il più recente incidente mortale, quello di cui è stato vittima Angelo Fuggiano, avrebbe dovuto indurre a rivedere la parte contrattuale, senza fare ricorso al contratto multiservizi con minori tutele per i lavoratori. Invece non è accaduto nulla.

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