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Elezioni comunali 2017, Martina Franca: fonti Pulito, commissione elettorale gli assegna sette voti in più rispetto ad Ancona Ancora un colpo di scena nella vicenda del ballottaggio per l'elezione del sindaco: sarebbe, così, fra le due parti del centrodestra

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Era da immaginare. Scarti così risicati, avrebbero portato a sorpassi e controsorpassi, a riconteggi e interpretazioni varie. La vicenda del ballottaggio per l’elezione del sindaco di Martina Franca, messa in cassaforte la partecipazione da parte di Eligio Pizzigallo, è questione ora dell’ex sindaco Franco Ancona e dell’esponente di Forza Italia, Fratelli d’Italia e varie liste civiche Pino Pulito. Per l’ex primo cittadino, parla quanto diffuso dal ministero dell’Interno sul sito internet istituzionale: al ballottaggio ci va Ancona, per 38 voti. Senonché, nel pomeriggio si è insediata la commissione elettorale. Stando a fonti legate al candidato Pino Pulito, questi ha sette voti in più rispetto a Franco Ancona. In condizioni del genere, ballottaggio Pizzigallo-Pulito. Sempre che sia finita qui, questa vicenda ai limiti dell’assurdo, fatta anche di un migliaio scarso di schede annullate.




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4 Comments

  1. Scusate ma sul sito del comune in ballottaggio risultano Pizzigallo e Ancona. E nei totali voti ottenuti che risultano, sempre sul sito del Comune, se si aggiungono 7 voti al totale di Pulito comunque non raggiungerebbe Ancona. Si può fare chiarezza? La situazione è alquanto strana e la matematica non è mai stata un’opinione.

    1. Grazie per il suo intervento. Quello che legge lei è esatto, trattandosi dell’esito dello scrutinio. Poi la commissione elettorale ricontrolla. E non ha aggiunto, nel caso specifico, sette voti. Ne ha aggiunti 45. Che portano Pulito ad avere, in questa nuova versione dei fatti, sette voti in più rispetto ad Ancona. Adesso non toccherà che aspettare le contromosse. Inevitabili. (agostino quero)

      1. siccome non viene reso noto dove ci siano stati gli errori e dato che i verbali sul comune sono stati controllati e ricontrollati, la commissione elettorale avrebbe il dovere di spiegare l’accaduto e non chiudersi a riccio come ha fatto…..eviterebbe così che ci fossero ricorsi e contro ricorsi

  2. L’unica colpa ricade sulla Corte d’appello di Lecce che continua a nominare “a pioggia” i presidenti di seggio chiamando i primi che capitano in graduatoria e senza mai aver previsto uno straccio di corso di formazione per i nominati a tale delicatissima carica. Non si rischierebbe di cadere nel ridicolo perchè di questo si tratta.

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