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Europa verde: candidati nella circoscrizione sud incontrano Pino Aprile Il giornalista e scrittore sostiene il movimento ambientalista

incontro Pino Aprile

Di seguito un comunicato diffuso da Europa verde:

La questione meridionale al centro dell’incontro tra i candidati di Europa Verde per la circoscrizione Italia meridionale e lo scrittore e giornalista Pino Aprile.
«In un nessun Paese si dovrebbe consentire di insolentire i propri connazionali e restare al proprio posto. In Italia succede. Questa gentaglia avrebbe dovuto chiudersi in casa per la vergogna invece è ancora al Governo». Inizia così l’intervento di Pino Aprile, ospite nella città dei due mari a sostegno del progetto di Europa Verde per le prossime elezioni europee del 26 maggio.
«L’onda verde in Europa continua a crescere perché ci si rende conto di come la civiltà industriale abbia devastato i territori e ucciso migliaia di persone a causa dell’inquinamento. A Taranto, specialmente, si lucra sulla pelle dei cittadini. Nessuna economia può valere la vita dei tanti bambini che vediamo morire».
A detta di Pino Aprile Europa Verde è l’unica proposta politica ancora credibile. «Credevo nella possibilità di chiusura dello stabilimento siderurgico con il recupero del territorio. Sono stato ferocemente deluso e tradito da quello che ho visto e ritengo che a Taranto solo i Verdi possano avere una chance per non far morire la speranza dei tarantini di avere una città vivibile e soprattutto non farsi ricattare dalla falsa idea che senza siderurgico si muore di fame. L’unica possibilità che ha questa città è quella di rinascere, senza quei veleni».
La capolista Eliana Baldo, prendendo la parola, chiarisce la posizione in merito allo stabilimento siderurgico: «Siamo per la chiusura dell’ex Ilva, come si evince dal progetto di riconversione economica della provincia di Taranto, presentato dai Verdi già nel 2012 e disponibile al seguente link: http://bit.ly/2Ji9ZzU. Ripensare il territorio è possibile anche attraverso l’intercettazione e l’accesso ai fondi europei».
A proposito del prossimo appuntamento elettorale: «Avverto la disaffezione degli elettori nei confronti della politica. Se si rinuncia al confronto e quindi alla possibilità di scegliere una proposta si perde in partenza. È necessario esercitare il diritto al voto per evitare di ritrovarsi a dire che l’Europa è lontana e non si occupa delle nostre criticità. Occuparsi della questione ambientale significa fare una precisa scelta etico-politica».
«Una cosa che contestano ai Verdi- aggiunge il candidato Giuseppe Barbaro – è di occuparsi prevalentemente delle questioni ambientali. Il nostro programma invece tocca anche molti altri punti legati alla questione meridionale: primo fra tutti il problema delle infrastrutture: non ci sono collegamenti adeguati e per raggiungere un’altra parte di Italia, spendiamo il doppio del tempo e del denaro. Assistiamo poi ad una spaventosa diminuzione delle nascite per mancanza di lavoro e certezze. Al sud non garantiamo il ricambio generazionale. I nostri giovani vanno via dal meridione perché non trovano lavoro e vanno via anche le famiglie che raggiungono i figli. E poi il progetto del regionalismo differenziato che esaspera l’egoismo di alcune regioni rispetto ad altre, in particolare a quello del Sud, e che viola il principio di solidarietà che dovrebbe caratterizzare il sistema Paese».
Anche il candidato Crocifisso Aloisi (di Galatone) sottolinea l’importanza del voto consapevole. «Dobbiamo continuare a dar fiducia ai partiti politici che hanno distrutto il meridione o sperare che qualcosa cambi? I nostri problemi non sono solo Ilva ma anche Tap, Cerano, discariche illegali, Xylella. Come padre di famiglia e cittadino che ha deciso di tornare a vivere al Sud, sono obbligato a intervenire prima che sia troppo tardi. Il meridione si sta svuotando, corriamo il rischio che non ci sia futuro per noi».

“Quello che ci spaventa non sono le grida dei prepotenti ma il silenzio dei giusti”.




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