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Degli 11mila dipendenti Ilva di Taranto, solo uno su tre vive a Taranto. Residenti in più di 130 Comuni ELENCO Vivono a Massafra, Grottaglie, Manduria, Martina Franca, Crispiano e praticamente tutta la provincia ionica, buona parte della Puglia e anche altre regioni: c'è chi risiede perfino in Friuli

ilva

Taranto e non solo. Anzi. Nel capoluogo ionico risiedono “solo” circa tremilacinquecento dipendenti Ilva, rispetto ai circa undicimila del totale (dati risalenti allo scorso 24 aprile: eventuali scostamenti, insomma, minimi). Ovvero, un terzo della forza lavoro. Il che, per la vertenza aperta da Taranto con il governo, giustifica ampiamente le motivazioni del sindaco Rinaldo Melucci: il rapporto lavoro-ambiente, per i tarantini, è completamente squilibrato, proprio da un punto di vista numerico. Al contrario, peraltro, si può dire che non solo Taranto, deve partecipare al tavolo istituzionale. Perché la forza lavoro, per due terzi, appartiene praticamente a tutta la provincia tarantina, a buona parte della Puglia e anche un po’alla Basilicata e compaiono altre regioni. Il Friuli, perfino. Le amministrazioni locali, che hanno quei lavoratori  (con rispettive famiglie) residenti nei loro territori, non devono forse preoccuparsi di eventuali misure sociali, data l’aria che tira? Taranto ma non solo: c’è Massafra, con Grottaglie, Statte, Manduria, Martina Franca e Crispiano, a livelli di varie centinaia per ciascuno, nella top list che segue il capoluogo. Si tenga conto inoltre, dell’incidenza sulla popolazione: per fare un esempio, è ovvio come i 447 di Statte siano, in percentuale, più dei 3541 di Taranto. Ovviamente, la questione Ilva, per ciò che riguarda il lavoro, non può prescindere dal consistente indotto, con dati che forse (anzi, sicuramente) andrebbero a variare quelli che riportiamo di seguito. Questi, detta in modo brutale, sono gli stipendi pagati direttamente dall’Ilva: quelli che entrano, o rischiavano di entrare con i tagli, nella trattativa con Arcelor Mittal, fra le altre cose.

Acquaviva delle Fonti 7
Adelfia 1
Alberobello 61
Alezio 7
Altamura 4
Amendolara 2
Avetrana 60
Bari 13
Barletta 2
Bernalda 7
Bitonto 4
Borno 1
Botrugno 1
Brindisi 18
Buttrio 1
Campi Salentina 1
Capurso 2
Carimate 1
Carosino 162
Carovigno 7
Casamassima 5
Casarano 1
Cassano delle Murge 2
Castellana Grotte 3
Castellaneta 140
Castelluccio Inferiore 1
Cavallino 1
Ceglie Messapica 58
Cellamare 2
Cellino San Marco 3
Cerchiara di Calabria 1
Cisternino 15
Collepasso 1
Conversano 3
Copertino 1
Corigliano Calabro 1
Crispiano 371
Erchie 39
Faggiano 118
Fasano 46
Ferrandina 1
Fragagnano 129
Francavilla Fontana 342
Gaeta 1
Galatina 2
Galatone 4
Gallipoli 15
Genova 1
Ginosa 153
Gioia del Colle 24
Gravina in Puglia 2
Grottaglie 525
Grumo Appula 1
Jesolo 1
Laterza 153
Latiano 69
Lecce 6
Leporano 129
Leverano 7
Lizzanello 2
Lizzano 170
Locorotondo 45
Manduria 401
Marone 1
Martina Franca 372
Maruggio 85
Massafra 571
Matera 3
Matino 1
Melendugno 1
Mesagne 75
Modugno 4
Mola di Bari 2
Molfetta 9
Monopoli 8
Montalbano Ionico 11
Montegiordano 2
Monteiasi 180
Montemesola 84
Monteparano 62
Montescaglioso 2
Mottola 166
Nardò 4
Noci 17
Nova Siri 9
Novoli 1
Oria 176
Ostuni 8
Palagianello 144
Palagiano 318
Parabita 1
Pisticci 6
Policoro 8
Pomarico 1
Porto Cesareo 2
Pozzuoli 1
Pulsano 165
Putignano 4
Roccaforzata 42
Rutigliano 1
Ruvo di Puglia 1
Sammichele di Bari 3
San Donaci 1
San Giorgio Ionico 310
San Marzano di San Giuseppe 193
San Michele Salentino 9
San Pancrazio Salentino 34
San Pietro Vernotico 5
San Vito dei Normanni 11
Sannicola 1
Santeramo in Colle 8
Sava 232
Scanzano Ionico 7
Squinzano 1
Statte 447
Surbo 1
Taranto 3541
Terni 1
Torchiarolo 5
Torino 1
Torre de’ Roveri 1
Torre Santa Susanna 59
Torricella 57
Trebisacce 1
Trepuzzi 3
Triggiano 4
Tuglie 1
Turi 1
Tursi 1
Udine 1
Valenzano 2
Veglie 4
Villa Castelli 108
TOTALE 10959

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17 Comments

  1. Basta leggere questo elenco per comprendere la necessità di lavoro molti sono superficiali su questo Va bene chiudiamo Ilva e eni e pure le cozze perché non dire quanto danno sanitario c è con le cozze tutte queste persone a casa oppure assunti al museo di Taranto poi prendiamo i nomi dei capi popolo e li portiamo a rispondere alle famiglie senza lavoro

  2. E allora?questi dati hanno il fine di dire cosa?mi viene da pensare che se in ilva lavorassero 11000 tarantini si risolverebbe immediatamente il problema dell’inquinamento,danno sanitario,ecc.

  3. Questa sproporzione d ‘impiego é stata sempre nota ma non pubblicizzata , Ilva va chiusa non serve a Taranto e ai tarantini basta t orturarci .

  4. Non devono mai dimenticare i tarentini residenti che durante il referendum erano la maggioranza che doveva votare un momento STORICO per TARANTO e cioè rendersi responsabile di decidere LIBERAMENTE sull’ambiente invece sono rimasti a casa ,facendo cadere il QUORUM .Pensarano , MA CE ME NE FUTT A ME,non pensando alle nuove generazioni.QUESTA E’ ED E’ STATA TARANTO IN QUESTI ULTIMI 40anni. PURTROPPO

  5. Non capisco il senso dell’articolo. Cosa si auspica? La cacciata dei non tarantini? Una partecipazione attiva di tutti i Comuni alla vertenza?
    E come sarebbe a dire “il rapporto è squilibrato” ? A Statte, a San Giorgio, a Lizzano, a Massafra non arriva l’inquinamento? Si è sempre detto che le polveri finiscono massicciamente fino al più estremo Salento, adesso non è più vero?

    1. Grazie per il suo intervento. Il senso dell’articolo: informare su un aspetto non secondario e mai preso in considerazione. Non secondario per un aspetto: tutti i Comuni della provincia ionica, e buona parte di quelli pugliesi, sono residenze dei lavoratori Ilva. Ad esempio: voi tutti, trovate davvero così fantascientifica l’ipotesi di misure sociali nel caso si concretizzi, ad esempio, quanto prospettato dal ministro Calenda in caso di sospensiva al ricorso? E tutti quei Comuni (intesi come enti), non hanno il diritto di sapere quale sia la portata della vicenda? Sono dei dati in più, che devono favorire un’analisi della situazione. E che l’opinione pubblica, finora, non conosceva. In quanto al rapporto squilibrato fra dipendenti e cittadini, è una delle essenze, se vuole, del ricorso presentato dal Comune di Taranto. È il loro punto di vista. Chi ha detto che sia il punto di vista di tutti. (agostino quero)

  6. Come detto nelle precedenti recensioni, é un dato risaputo e constatato in altre occasioni. E allora? Cosa dobbiamo fare? Far insorgere una diatriba tra residenti a Taranto e residenti (o provenienti) di altri Comuni? Piuttosto c’è da considerare il rischio (concreto) che semmai ci dovessero essere licenziamenti, a prescindere dal Comune di provenienza, basterebbero “solo” 500 unità per non fare entrare a lavorare gli altri 9500!!! E non contiamo l’indotto che é meglio!
    Stendo un velo pietoso (purtroppo) a chi continua ad insinuare che Taranto non ha bisogno dell’ILVA; il trend qualitativo dell’intero territorio ionico é ancora sorretto dall’industria pesante, e senza di essa le prime che falliscono sono proprio le Banche…! E questo il Governo (Anzi, chiunque rappresenti lo Stato Italiano) lo sa.
    Per cui la parola d’ordine é questa: RISANARE A QUALUNQUE COSTO, e difendere i livelli occupazionali!!!

    1. Grazie per il suo intervento. Il dato era tutt’altro che risaputo, tant’è che l’Ilva ha risposto negativamente alla richiesta. È un dato che serve per descrivere nel dettaglio la situazione. Noi facciamo i giornalisti. Cerchiamo notizie. Quando le abbiamo le diamo. Sono di interesse pubblico. Sta a tutti, non a noi, evitare che non finisca in polemica fra tarantini e resto del mondo, per farla finire in una situazione accettabile per tutti. (agostino quero)

  7. Finalmente un articolo serio. Insomma se chiude l’ilva ci sarà un problema economico per Taranto, ma non sarà una catastrofe. Quindi non ci preoccupiamo se chiude, ma ci preoccupiamo se rimane aperta e se continuerà a diffondere inquinamento. Lo stato dovrà occuparsi dei lavoratori, spero. Prima o poi accadrà

  8. Mi dispiace non mi fido ne di confindustria ne di Emiliano i comitati sono il cavallo di teoria per fare arrivare una montagna di soldi sui cui mettere mani gli operai alla Ilva sono troppi il subappalto e territorio nazionale di clientelismo quindi chiudiamo Ilva senza ristoro chiudiamo eni riduciamo arsenale togliamo le cozze perché fanno fanno sanitario

  9. Avviso sono contro lo spreco di denaro pubblico sono contro il ristoro o qualsivoglia contropartita economica se inquina si chiude si chiude avviso a Bagnoli sono stati spesi solo per risanare 600 milioni di euro senza contare gli ammortizzatori e prepensionamenti vari poi è stato fatto il museo del corpo umano per le scolaresche e per chi ha fatto i lavori ora si scopre che c e da rifare. Tutta di nuovo la bonifica ma quanto costa?questo a Taranto non deve succedere tutti a casa senza ristoro dello stato siamo nel capitalismo non in russia

  10. Se ogni comune si facesse carico dei propri residenti che lavorano il ilva,per Taranto resterebbero “solo”3500 lavoratori disoccupati da sistemare.giusto?vi siete mai chiesto che impatto avranno 3500 disoccupati in più su una città dove il lavoro scarseggia e dove la disoccupazione è a livelli altissimi?e i tarantini che lavorano nell’indotto?ce li dimentichiamo come al solito……forse saranno altri 3500?tutte le tasse che ilva versa al comune di Taranto (parliamo di una superficie che l’azienda occupa una volta e mezza quella della città )?il comune di Taranto riuscirebbe a reggersi in piedi vedendosi sottrarre migliaia se non milioni di euro?le risorse per mantenere in piedi tutti gli alloggi popolari dove li trova?quante aziende limitrofe che forniscono ilva saranno costretti a chiudere battenti?COME VEDETE IL SISTEMA CITTÀ DI TARANTO CON LA CHIUSURA DELL’ILVA PAGHERÀ UN PREZZO SALATISSIMO,CHE ANDRÀ AD UNIRSI AL DANNO SANITARIO.ECCO PERCHÉ METTERE TUTTO A NORMA E POSSIBILMENTE AD EMISSIONI 0 È LA SOLUZIONE PIÙ LOGICA E RESPONSABILE….poi se vogliamo dalle prossime assunzioni possiamo inserire la clausula”bando aperto ai soli tarantini “.

    1. Grazie per il suo intervento. Il problema riguarda tutti. Lei sta facendo una differenza e per la verità, aveva iniziato il Comune di Taranto, Anche gli altri enti avrebbero un impatto sociale di cui tenere conto, in percentuale pesano di più i 477 di Statte che i 3541 del capoluogo tanto per fare un esempio. Ma, ribadisco, non è per fare differenze: è per dire che questa è la situazione. La soluzione deve riguardare il coinvolgimento di tutti. (agostino quero)

  11. Contenti tutti ora che la mucca da mungere cassa depositi e prestiti sia della partita?ora tutti a fare il proprio comodo risanamento come a Bagnoli cause milionarie in tribunale declassamento industriale tutti a fare i comodi suoi il Sud finisce male viva la russia

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