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Martina Franca: pediatria, “non sono state ancora definitivamente sventate le minacce” di chiusura del reparto ospedaliero Associazione di tutela dell'infanzia, provocatoria riflessione: "i bambini non votano"

ospedale 2

Di seguito un comunicato diffuso dall’associazione Abc di Ester, di Martina Franca:

Non possiamo che essere felici della promessa di riapertura della Pediatria del nostro Ospedale cittadino, ma contemporaneamente non possiamo nascondere il fatto che le nuvole minacciose non siano state allontanate definitivamente. La mancata assunzione di nuovo personale medico e infermieristico da parte dell’ASL e della Regione Puglia non possono ricadere sul nostro Ospedale e sul reparto di Pediatria, a maggior ragione in un territorio così vasto che non si limita solo al nostro paese ma abbraccia tutti i paesi limitrofi (Locorotondo, Cisternino, Alberobello, Crispiano). Va riscontrato come, si possa accettare da parte della Politica e delle Istituzioni, Sindaci, Consiglieri regionali, Parlamentari che questi abdichino ai loro ruoli e accettino che altri se ne approprino, aggiungendo confusione a confusione e mescolando così ruoli e responsabilità, al punto che ad assumere iniziative sia, con tutto il rispetto possibile ed immaginabile, come in più circostanze è avvenuto, una associazione di volontariato.

 

In questi giorni assistiamo alla nascita di vari gruppi sostenitori di questo o di quel candidato sindaco ma nessuno di questi si è posto la domanda “Ma il reparto di pediatria dell’ospedale di Martina Franca che fine ha fatto ?” Amaramente ricordiamo “I bambini non votano”.

 

Era il 10 Aprile del 2015 quando le associazioni Martina 3 e A.B.C. di Ester organizzarono un incontro pubblico tra Donato Pentassuglia (ex Assessore Regionale alla Sanità), Stefano Rossi (Direttore Generale ASL/TA) , Rosa Giordano (Direttore Distretto 5) e il Direttore medico Dr. Gianfranco Malagnino. Oggi, 24 mesi dopo le tante belle parole, con una bella passeggiata nel nostro nosocomio, mantenendo la parola data che saremmo stati vigili, mi rendo conto che ciò che doveva essere speso per l’ammodernamento dei vari reparti è andato a buon fine con la colossale inaugurazione del reparto di medicina, ma che il reparto di Pediatria è rimasto attualmente in una situazione di stallo, senza la consegna del nuovo reparto e senza l’assunzione di nuovo personale medico e infermieristico a poter garantire i livelli essenziali di assistenza (LEA). Garanzie che in data 16 Dicembre 2016 con i pareri positivi espressi dalle commissioni Affari sociali della Camera e Sanità del Senato, le nuove cure e trattamenti dovevano essere operativi dall’inizio del 2017.

 

Al solito, chi ne paga le conseguenze è sempre il più debole. Mi furono dette tempo fa dall’ex primario del reparto di pediatria di Martina Franca dott. Introcaso, queste testuali parole: “I bambini non destano l’interesse di nessuno perchè non votano”. È talmente assurda questa frase quanto vera. Mi appello a coloro che si apprestano a vivere la campagna elettorale in tutte le sue sfaccettature e che mirano molto in alto. Non ho sentito, almeno fino a ora, nei vostri propositi, nessuna allusione nei confronti di questa grave lacuna. Eppure basterebbe poco. Da presidente dell’ ABC di Ester, associazione che tanto ha fatto per l’ospedale di Martina Franca e per il reparto di pediatria in particolare, mi piacerebbe vedere e ascoltare, nei discorsi dei politici locali, la stessa foga, lo stesso entusiasmo, lo stesso fervore, che vediamo oggi in questi giorni nella corsa ad accaparrarsi il merito per l’abbattimento di un vecchio rudere trentennale. Scendere in campo, senza nessun colore politico, insieme, e lottare per i nostri bambini e per i loro diritti. Non c’è fine più nobile. Dovrebbe essere un obiettivo comune di vitale importanza, ma soprattutto di priorità assoluta. E invece niente. Perchè questo menefreghismo? Perchè questa indifferenza? Ma purtroppo, almeno fino a ora, tutto ciò non rientra nei loro importanti interessi.

la Costituzione tutela la salute (art. 32)

 

“Uno dei diritti fondamentali, soprattutto dei bambini, è il diritto alle migliori cure mediche possibili” (UNESCO);

 

“La continuità e la costanza nelle cure sarà assicurata dall’equipe del reparto” (art. n. 9 della Carta dei Diritti dei bambini e adolescenti in ospedale – Carta di Ledha);

 

Un bambino o una bambina ricoverati saranno curati assieme ad altri bambini che hanno le stesse esigenze di crescita e sviluppo e non saranno inseriti in un reparto per adulti. Non viene posto nessun limite all’età dei visitatori dei bambini ricoverati” (art. 6 della Carta di Ledha)

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