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Denunciato: per l’accusa imponeva fidanzati e lunghezza di gonne. Giudice barese rischia di essere cacciato dal Consiglio di Stato La contestazione è relativa all'attività di Francesco Bellomo con l'organizzazione di corsi per l'esame da magistrati

sentenza 1

Il quarantenne giudice barese Francesco Bellomo è consigliere di Stato. Rischia di esserlo ancora per poco. L’organismo di disciplina del Consiglio ha già deliberato per la sua cacciata, da qui al provvedimento definitivo il passo è breve.

Francesco Bellomo (vicenda raccontata, fra gli altri, dal Fatto quotidiano) è impegnato, nella sua attività, con una società per l’organizzazione di corsi finalizzati all’esame in magistratura. Solo che, è il senso dell’accusa, il corsista (la corsista) deve sottoscrivere impegni anche di questo genere: sposarsi tenendo conto del parere del magistrato; fidanzarsi, eventualmente, con gente di quoziente intellettivo non inferiore a una certa quota; per le donne, portare gonne di lunghezza non superiore a una certa quota. E altre bizzarrie, che un organo di informazione ha catalogato come pornoregole. Il padre di una corsista ha denunciato la cosa, da qui l’indagine e il rischio, per Bellomo, di essere estromesso dal Consiglio di Stato.




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