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Taranto, Teleperformance e hotspot: call center, polizia e migranti, intervengono i sindacati Slc-Cgil sul caso dell'azienda di comunicazione, Ugl anche sulle accuse mosse da Amnesty international

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Nei giorni scorsi, si era sparsa la voce di riduzione di personale a Teleperformance, il call center che a Taranto vede impiegate migliaia di persone. Riduzione abbinata a subentro di nuovi soci nel colosso della comunicazione. Il primo a chiedere chiarezza sulla vicenda, Andrea Lumino responsabile provinciale Slc-Cgil che evidenziò il percorso compiuto, insieme, da azienda e sindacati per cercare di far uscire un settore dalle secche, e che dunque rimase sorpreso rispetto ai rumors. Teleperformance ha successivamente detto che non ci sono riduzioni di personale in vista ma ora è il sindacato Ugl a dire “chi sa parli”. Il segretario territoriale di Ugl telecomunicazioni, Francesco Russo, chiede che “l’azienda intervenga immediatamente” per smentire in modo convincente “e denunciando gli eventuali seminatori di panico”.

Il sindacato Ugl, del settore polizia stavolta, in un altro comunicato, attacca Matteo De Bellis, rappresentante della sezione italiana di Amnesty international: “improvvida accusa” quella rivolta ai “nostri poliziotti, impegnati presso i numerosi hotspot istituiti sul territorio” per gestire il flusso dei migranti. “Sono solo fantasie, non torture”.

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