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San Severo: lite fra migranti e operatori della protezione civile, che lasciano l’Arena Martina Franca: accoglienza a dieci bambini dei campi profughi saharawi, in valle d'Itria per una settimana

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Nel giorno in cui, a livello nazionale, si sono sfiorate le dimissioni del ministro dell’Interno per la questione-migranti (codice Ong) con tanto di intervento del capo dello Stato per “blindare” l’iniziativa di Marco Minniti, ci sono molte questioni locali riguardanti il rapporto con i migranti. Una vicenda di queste, nelle ore passate, si è verificata a San Severo dove gli operatori della protezione civile hanno lasciato l’Arena, struttura che è stata utilizzata in luogo (fra le altre) del Gran ghetto sgomberato. A San Severo, gli operatori della protezione civile hanno litigato con i migranti, o meglio sono stati aggrediti da alcuni di essi secondo ricostruzioni, e ora chiedono l’aiiuto anche di Michele Emiliano, governatore della Puglia. Ovvero: la struttura di accoglienza va resa più sicura per chi deve garantire, tale accoglienza. oggi vertice in prefettura a Foggia.

Di seguito un comunicato diffuso dall’associazione Salam:

Ambasciatori di pace: così vengono chiamati i bambini che in estate lasciano i campi profughi saharawi per  portare con la loro voce e la loro presenza le testimonianze della storia del proprio popolo e della loro durissima vita in una terra inospitale. Dieci di loro – 4 bambine e 6 bambini di dieci anni – sono accolti per una settimana (dal 6 agosto al 12), presso la sede delle Suore di Santa Maria Ausiliatrice di Martina Franca (TA) dall’Associazione Salam. L’ong conosciuta come ente gestore di centri di prima e seconda accoglienza tra Taranto e provincia, fin dalla sua nascita e costituzione  si è sempre impegnata a sviluppare progetti di cooperazione internazionale, in particolare del bacino Mediterraneo, privilegiando la causa del popolo saharawi, che sopravvive da oltre 40 anni in condizioni precarie in un territorio ostile, colpito dalla non applicazione del diritto internazionale sull’autodeterminazione dei popoli.

Già a settembre 2012 l’Associazione Salam proprio nella Provincia di Taranto accolse i piccoli ambasciatori di Pace, ospiti da alcune famiglie di Statte e del quartiere Paolo VI di Taranto, alle case bianche. E proprio da quel luogo periferico, che soffre e comprende l’isolamento e l’abbandono, dal parco giochi, la villetta Carlo Giuliani, dove ha anche sede il comitato di quartiere, partirà l’iniziativa itinerante, aperta a tutti “ Bambini Saharawi – ambasciatori di pace”:  una ricca programmazione di incontri pubblici di sensibilizzazione.

Il primo incontro si terrà lunedì  7 agosto, a partire dalle 18. Nel parco giochi i più piccoli saranno coinvolti in attività di gioco e animazione tenute dalla clown Loredana. A seguire un momento di confronto e conoscenza con le famiglie di Paolo Sesto che nel 2012 accolsero nelle loro case alcuni piccoli Saharawi, per rivivere insieme, con testimonianze e foto, quella che fu l’esperienza passata. Tra gli ospiti che interverranno anche il Presidente di Amnesty International della Puglia, Francesco Sansolino e il Presidente di Hermes Academy e Stambopoli Arcigay Taranto che porterà nella Villetta e per la prima volta “il villaggio delle differenze” indirizzato a tutti, grandi e piccoli col fine di diffondere la cultura delle differenze, raccontare ed ascoltare il sè e l’altro. A concludere la serata una cena interculturale.

Sempre nella giornata del 7 agosto, a partire dalle 9 alle 13, si terrà presso la sede delle Suore di Santa Maria Ausiliatrice di Martina Franca (via S. Maria Mazzarello 4), il laboratorio di biscotti a cura di Associazione QUID aperto a tutti, ma principalmente indirizzato ai più piccoli.

Mentre Martedì 8 agosto, dalle 18.30 presso Casa Alessandro in via Mozart 7 a Statte si terrà l’iniziativa “Sotto la tenda Saharawi”. Sarà infatti per l’occasione allestita una tenda dove si svolgerà un incontro intervallato da momenti ludici e di riflessione: i bambini saranno accolti dal mediatore culturale Sultan beduino che conosce molto bene la cultura del deserto,  dall’educatrice Helen Pontiello e dai minori stranieri non accompagnati ospiti nelle strutture di Statte.

Mercoledì 9 agosto dalle 9.00 presso l’Istituto Maria Ausiliatrice di Martina Franca si svolgerà il Laboratorio di Mosaico a cura dell’associazione KALIKA. Mentre dalle ore 15.00, sempre nella stessa struttura avranno luogo Le Olimpiadi e Giochi d’Acqua per Bambini e Bambine.

Giovedì 10 agosto alle ore 18, i piccoli ambasciatori di pace saranno ricevuti presso Palazzo Ducale di Martina Franca all’incontro pubblico “Saharawi: oltre 40 anni di resistenza” al quale parteciperanno la rappresentante del Fronte Polisario in Italia Fatima Mahfud, la Presidente dell’ANPI di Martina Franca Monica Manca, il Presidente di Amnesty International – Puglia Francesco Sansolino, e per l’Associazione Salam, l’operatore culturale Cataldo Mignogna.

Venerdì 11 agosto dalle ore 15 alle ore 17 Luigi Pignatelli e l’educatrice dell’Associazione Salam Helene Pontiello  conducono, presso l’Istituto Maria Ausiliatrice, il laboratorio “FaVoliamo”, progetto di lettura, scrittura e narrazione teatrale per bambini e bambine proposto dal 2013 dalla Hermes Academy. Alle ore 18.00 ci si sposta presso la Contrada Paretone per l’AperiOrto, dove i richiedenti asilo dello Sprar di Martina Franca impegnati nella cura  dell’Orto sociale accoglieranno tutti i partecipanti e li coinvolgeranno nella raccolta degli ortaggi che saranno poi l’alimento principale dell’apericena da condividere.

Sabato 12 agosto, ci sarà l’ultimo incontro: la festa di Saluto Finale, presso la sede delle Suore di Santa Maria Ausiliatrice, che prevede a partire dalle ore 16.00, Giochi e Animazione a cura dei volontari dello stesso Istituto religioso, e accensione delle lanterne cinesi.

La partecipazione a tutti gli appuntamenti è libera e gratuita. Ogni iniziativa è realizzata in collaborazione con la Cooperativa Al Fallah e col Centro Interculturale Nelson Mandela di Taranto.

SCHEDA:

Dagli anni settanta, il popolo saharawi rivendica  la liberazione dei territori del Sahara Occidentale, che gli sono stati negati con violenza dal Marocco, Stato che ha costruito  2720 km di mura di cemento, bunker e reticolati di filo spinato rinforzati da postazioni fisse di mitragliette leggere, e diverse migliaia di mine antiuomo collocate in diversi punti. L’Associazione Salam, che da anni opera per la causa saharawi, ha contribuito con numerosi progetti di cooperazione internazionale a far conoscere questa realtà di cui pochi hanno notizia: raccolte di fondi e donazioni per la dotazione di cisterne d’acqua alle famiglie più povere;  campagne di istruzione di giovani e meno giovani, attività umanitarie e di solidarietà nei confronti delle vittime civili dei conflitti; progetti di interscambio e gemellaggio come l’accoglienza di piccoli saharawi avvenuta a Taranto e Statte nell’estate 2012 ; attualmente è impegnata nel progetto “Cibo e Lavoro: autoprodurre con dignità”, insieme con Movimento Africa70, Nexus Emilia Romagna, Regione Emilia Romagna, ANCI Toscana, Icans – UNIMI, SIVtro VSF Italia, ed ancora ad altri progetti di ricostruzione dei villaggi colpiti dall’alluvione.(www.associazionesalam.org).

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