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Taranto: (dura) lettera aperta all’assessore all’Ambiente Genitori tarantini, LiberiAmo Taranto, comitato quartiere Tamburi

taranto facciata comune

Di seguito il testo della lettera aperta:

D.ssa Francesca Viggiano,

la solerzia da lei dimostrata nel presentarsi davanti ai microfoni e ai taccuini dei giornalisti per dichiarare la disponibilità del civico Ente, e sua personale, ad incontrare le Associazioni promotrici della petizione “Chiudiamola qua!” (per la quale, vogliamo ricordare, erano state presentate oltre 4.000 firme all’Ufficio Protocollo del Comune di Taranto) si è trasformata, come d’incanto, in assoluta noncuranza.

Al netto dei venti giorni intercorsi tra le dimissioni del sindaco Melucci e il successivo ripensamento, dal 19 ottobre attendiamo di incontrare i rappresentanti dell’Amministrazione comunale (in particolare sindaco e assessore all’ambiente, salute e qualità della vita). Una prima missiva per chiederle di tenere fede al suo impegno le venne da noi inviata in data 31 ottobre u.s. (protocollata in data 5 novembre, giusta ricevuta a mezzo mail certificata del Comune di Taranto), ricordandole che attendevamo risposte urgenti, come riportato nella petizione, in merito alle pericolose emissioni prodotte dalle industrie altamente inquinanti che insidiano e compromettono gravemente territorio e salute dei cittadini.

Gli ultimi risultati su salute, ambiente e qualità della vita ci fanno pensare che questa amministrazione comunale sia allineata alle precedenti, con grave nocumento per gli abitanti di questa stupenda e violentata città.

Probabilmente, lo spirito natalizio spinge in questo momento l’interesse degli amministratori verso altri progetti: una ruota panoramica, una pista di pattinaggio, qualche luminaria; probabilmente, la ricerca di sponsor per garantire un gioioso natale distrae voi tutti dalle urgenze di una comunità in crisi sanitaria e ambientale. Leggiamo che tra gli sponsor fin qui trovati ci sarebbero anche ArcelorMittal e Eni-Tempa rossa, nuovi e vecchi inquinatori responsabili in primis proprio delle criticità più insopportabili del nostro territorio. Accettare elargizioni da tali aziende significa non rispettare le migliaia di tarantini che hanno sofferto e soffrono per colpa dell’inquinamento industriale, significa non rispettare chi si è ammalato, chi è morto per colpa dell’inquinamento industriale; significa non rispettare gli stessi defunti che riposano in sepolcri offesi dal minerale e dalle emissioni della devastante industria siderurgica. Significa abdicare al proprio ruolo e prostrarsi reverente davanti a chi ha regalato disoccupazione e povertà, togliendo ogni possibilità di sviluppo eco-compatibile attraverso le peculiarità del territorio, pur di assicurarsi un natale privo di critiche. Significa piegarsi, ancora una volta!

Voi non rappresentate i tarantini perché accettate senza battere ciglio che i loro diritti vengano negati; voi non rappresentate gli anziani, gli adulti, i giovani e i bambini malati perché a natale loro non siederanno sulla ruota panoramica, ma saranno con i propri familiari in ospedali di varie città italiane; voi non rappresentate chi crede nella Giustizia e nella Costituzione perché nulla fate per la Giustizia e la Costituzione.

Pure il moto d’orgoglio del sindaco nel presentare le proprie dimissioni è rientrato. Per chi si è dichiarato Spartano, quest’ultima marcia indietro è infamante.

Voi non rappresentate nulla della nostra Città, eppure siete ancora nella Casa dei tarantini, chiusi alle critiche e attenti solo a liste di proscrizione nei confronti degli organi di informazione. Nonostante tutto,invitiamo nuovamente sindaco e assessori competenti in materia a fornirci le risposte richieste.

Genitori tarantini

LiberiAmo Taranto

Comitato Quartiere Tamburi

Il ritiro delle dimissioni è una procedura prevista dalla legge. Non “infamante”.




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