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Comune di Lecce: arresti Inchiesta su presunto scambio di voti con assegnazione di case popolari

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Quarantasei indagati complessivamente. L’inchiesta riguarda un presunto scambio di voti con assegnazione di case popolari.

In carcere Umberto Nicoletti, 31 anni, e il 41enne Nicola Pinto. Assegnatari di alloggi popolari. Ai domiciliari politici e dirigenti. Attilio Monosi (esponente del centrodestra), il consigliere comunale Antonio Torricelli del gruppo Pd, Luca Pasqualini ex assessore nella giunta dell’ex sindaco Paolo Perrone, il dirigente comunale Lillino Gorgoni e il 27enne Andrea Santoro. Misura interdittiva per i dirigenti dell’ufficio casa Piera Perulli, Giovanni Puce e Paolo Rollo, tutto ciò secondo quanto riportato dal Quotidiano. Operazione della Guardia di finanza. Ipotesi di reato: associazione per delinquere finalizzata alla corruzione elettorale. A vario titolo: abuso d’ufficio, omissioni di atti d’ufficio, falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale e invasione di terreni o edifici. Fra gli indagati il senatore Roberto Marti, della Lega.

Di seguito il comunicato diffuso dalla Guardia di finanza:

In data odierna i finanzieri del Comando Provinciale di Lecce, al termine di indagini coordinate dalla locale Procura della Repubblica, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di misura cautelare nei confronti di 9 soggetti (di cui due in carcere, cinque agli arresti domiciliari e due con obblighi di dimora), indagati a vario titolo per reati di associazione a delinquere, peculato, corruzione, corruzione elettorale, abuso d’ufficio, falso, occupazione abusiva, violenza privata e lesioni. L’ordinanza, che ha interessato, tra gli altri, amministratori pubblici pro-tempore e dipendenti della locale amministrazione comunale, è stata emessa dal G.I.P. del Tribunale di Lecce, dott. Giovanni GALLO, in seguito ad apposita richiesta avanzata dalla Procura della Repubblica nel mese di dicembre dello scorso anno nell’ambito di indagini svolte dal Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Lecce ed aventi ad oggetto, secondo l’ipotesi di reato formulata dai magistrati, varie condotte afferenti l’indebita assegnazione di alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica in favore di soggetti non utilmente collocati in graduatoria, l’occupazione abusiva di alloggi resisi disponibili per l’assegnazione nonché l’illegittimo accesso a forme di sanatoria di cui alla Legge Regionale n. 10 del 2014 concesse in assenza dei requisiti richiesti. Tali condotte, che al momento non vedono coinvolti ulteriori soggetti oltre a quelli attinti dall’odierna misura, sarebbero state poste in essere al fine di acquisire il consenso elettorale dei potenziali beneficiari dei pubblici alloggi. Su ordine della Procura della Repubblica sono stati, inoltre, notificati 34 avvisi di garanzia nei confronti di altrettanti soggetti indagati per analoghe ipotesi di reato.

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