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Ilva, firmato l’accordo. Di Maio: ora pensiamo a Taranto e ai tarantini Intesa fra Arcelor Mittal e sindacati. Al ministro i complimenti del predecessore Calenda. I Verdi: governo, delitto perfetto

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Gli assunti subito sono 10700. Per gli altri, che nel frattempo andranno a lavorare per le bonifiche nel novero dell’amministrazione straordinaria, assunzioni dal 23 agosto 2023 (sempre che non abbiano fruito di incentivi all’esodo). Assunzioni con l’articolo 18 e non con ol Jobs Act, sottolinea il ministro Di Maio. Accordo fra sindacati e Arcelor Mittal, l’Ilva è praticamente passata di mano. Del resto il ministro Di Maio ha detto: con la firma il bando non si annulla. Immediatamente dopo la firma ha preannunciato una legge speciale per Taranto. Anche perché Di Maio deve andare a spiegare ai tarantini come mai l’Ilva non chiuda più, dopo tutte le promesse M5S.

Ora l’intesa dovrà essere approvara dai lavoratori con un referendum. I tempi sono ristrettissimi, perché Arcelor Mittal deve subentrare dal 15 settembre.

Tweet di Carlo Calenda:

Una grande giornata per Ilva, per l’industria italiana e per Taranto.Finalmente possono partire gli investimenti ambientali e industriali. Complimenti a aziende e sindacati e complimenti non formali a Luigi Di Maio che ha saputo cambiare idea e finalmente imboccare la strada giusta.

Ci sono naturalmente vici critiche, da parte di tutti coloro (e non sono pochi) i quali credevano nel governo del cambiamento per una sterzata decisiva, ovvero chiusura dell’Ilva. Alle 18 in piazza della Vittoria una manifestazione. Il leader dei Verdi, Angelo Bonelli, attribuisce a Di Maio e al governo di aver fatto il delitto perfetto. E dice, degli attuali governanti, “sono come gli altri”.




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