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Martina Franca, “il parco giochi dimenticato” Segnalazione di una cittadina

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Daniela Conserva, cittadina di Martina Franca, ci invia le foto che documentano la situazione in un parco giochi. E il testo di seguito:

Dovrebbe essere uno dei biglietti da visita della città, eppure è disastrato e dimenticato. Un parchetto situato nel cuore della città, a pochi metri dal centro, perciò luogo di ritrovo e aggregazione per tanti ragazzi e genitori che accompagnano i loro figli sulle giostre o a prendere un gelato. Parco Leone XIII. Lo scenario è indubbiamente triste, se si pensa che quest’area è frequentata da famiglie e bambini. Panchine vandalizzate, postazioni da picnic, pali sradicati, ciottoli mancanti, spazzatura sparsa, cestini volanti, bagni inesistenti (quindi immaginate) scarse condizioni igieniche, escrementi di animali e non, giochi distrutti ed impraticabili, impianto di illuminazione rotto, segna passi non idonei per parchi gioco ma per parcheggio, buche pericolose nel terreno, altalene senza sedili e giochi rotti.
Inaugurato in pompa magna e poi dimenticato.

Notavo che, sul cancello d’ingresso è stato affisso un cartello bianco con divieto di giocare a palla, peccato che i divieti sono di forma diversa. Allora mi sono chiesta: se esiste un divieto di giocare a palla, perché l’amministrazione non aveva considerato la mancanza di sicurezza di quel parco, all’interno ci sarà la possibilità di giocare? All’interno c’è solo un gran lavoro distrutto. Ovviamente per l’acquisto dei nuovi giochi e ripristino del parco serviranno delle somme.

Forse anziché un parco avrebbe potuto costruire un parcheggio di interscambio o una rotatoria? E la Monteco è tenuta al cambio dei cestini colmi di spazzatura? Se sì: come mai non ha mai segnalato l’ inesistenza dei cestini?
Perché non sono state installate delle telecamere, cosi come promesso durante l’Inaugurazione dall’attuale sindaco?
Sarà che quel parco è stato costruito solo per dire: Fare? O per fare flash mob?
A conclusione dell’estate opportuno intervenire affinché diventi quanto prima agibile.

LONA


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3 Comments

  1. Purtroppo non è l’unico parco dimenticato. Ci sono altri parchi come quello in via Madonna Piccola, completamente abbandonati. Soldi spesi (e non pochi) e poi le strutture vengono abbandonate all’incuria.

    Questo è un segnale di forte degrado inviti altri cittadini a commentare questo articolo e condividerlo sui social magari qualcosa di muove dal palazzo dei poteri.

    Franco Ancona non lasciare al degrado la tua città!

  2. Bene sarebbe che neppure un euro ( si tratterebbe di danaro pubblico ) si spendesse per ripristinare quella e le altre aree vandalizzate. Le panchine sono rotte, i pali divelti, i cestini volanti, le deiezioni sparse, le altalene senza seggiolini non per colpa dell’ Amministrazione la quale ha consegnato , con o senza pompa magna, alla città quell’ area verde. Le risorse umane e materiali vanno preliminarmente impiegate per educare al rispetto delle cosa pubblica. Martina Franca, “ l’educazione dimenticata”

    1. Grazie per il suo intervento. Vero. Allora si chiuda quel parco però. Perché i bambini non possono essere sottoposti a pericoli. Sia chiaro, lei ha totalmente ragione: è incredibile che non si riesca a vedere rispettato un bene pubblico e che ci sia bisogno di controllo, repressione e cose del genere. Autocontrollo e rispetto, servono. (agostino quero)

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