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Locorotondo e Castel Sant’Elia uniti nel nome di fra’ Giuseppe Andrea Rodio Oggi l'incontro

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Di seguito un comunicato diffuso dal Comune di Locorotondo:

Si svolgerà sabato 6 aprile 2019 alle ore 12,00 in Sala Consiliare l’incontro fra il Comune di Locorotondo ed il Comune di Castel Sant’Elia (Viterbo), uniti dalla nascita e morte di un locorotondese Servo di Dio: fra’ Giuseppe Andrea Rodio. A lui è intitolata la piazza su cui affaccia la Chiesa Madre di Locorotondo, ma poco si conosce di questo frate benedettino che ha lasciato un grande segno nel santuario di Maria Santissima Ad Rupes, che si trova a Castel Sant’Elia, luogo molto amato da Papa Giovanni Paolo II. Qui, infatti, a conclusione della seconda “Peregrinatio Mariae”, il 1° maggio 1988 il Santo Padre Giovanni Paolo II visitò il Santuario e pregò davanti all’immagine di Maria Santissima. Dal 16 ottobre 2011 nella Grotta della Madonna si trova esposta una reliquia del Beato Giovanni Paolo II. L’opera del Servo di Dio fra’ Rodio, il cui processo di canonizzazione è stato avviato negli anni ’60 dal sindaco Vittorio Mario Aprile, è riportata sul sito del santuario: “Il Pontifico Santuario Maria SS “ad Rupes” si trova a Castel Sant’Elia, un grazioso paese della provincia di Viterbo, a metà strada tra Nepi e Civita Castellana. Il culto alla Madonna risale al 520, quando i monaci Benedettini giunsero in questo luogo, per rimanervi fino al 1258. Dopo secoli di abbandono, il Santuario riprese vita intorno al 1777, con l’arrivo di Fra’ Giuseppe Andrea Rodio (1745-1819), il quale concepì l’idea di scavare nel tufo vivo una galleria, creando una scala di 144 gradini per facilitare l’ingresso dei sempre piu’ numerosi pellegrini che si recavano alla Grotta. Nel 1892 il Santuario venne affidato ai Frati Minori della Provincia di Santa Croce in Sassonia. Nel 1912 tutto il complesso passò in possesso della Santa Sede: il Santuario fu elevato a titolo di “Pontificio” e la Chiesa di San Giuseppe a rango di “Basilica Minore”. Nel gennaio 1982 subentrò all’Ordine dei Francescani una nuova Comunità religiosa, attuale custode del Santuario: la Congregazione di San Michele Arcangelo, fondata dal Beato Bronislao Markiewicz (18421912). Due sono i percorsi per giungere alla Grotta della Madonna, il cuore di questo luogo di preghiera. Il primo è la Scala di Fra’ Rodio, l’altra è la Via Panoramica” o “ Strada SS. Giovanni Paolo II”, che si affaccia sulla Valle Suppentonia – di straordinaria bellezza, di origine vulcanica, larga 700 metri e profonda 200 – al fondo della quale scorrono le acque del “Fosso della Massa”. Santuario di Maria Santissima Ad Rupes L’opera di fra’ Rodio è rimasta scolpita nel cuore dei cattolici di quel territorio: infatti, senza alcuna conoscenza in materia di costruzioni, il frate benedettino realizzò la scalinata che conduce al Santuario, per evitare che molti fedeli perdessero la vita nel tentativo di raggiungerlo attraverso un sentiero scosceso, ripido e che aveva fatto già molte vittime. Da qualche tempo a Locorotondo si sta cercando di recuperare la storia personale e religiosa di fra’ Rodio, grazie agli eredi delle sua famiglia. Questa opera di ricerca ha portato alla conoscenza dei Rettori del Santuario. Il Santuario è ora affidato a padre Stanislao Zurag che, accompagnato dal sindaco di Castel Sant’Elia Vincenzo Girolami, giungerà a Locorotondo sabato 6 aprile. Ci sarà una concelebrazione in Chiesa Madre e successivamente il Primo Cittadino di Locorotondo, Tommaso Scatigna, accoglierà la delegazione in Sala Consiliare, per avviare un percorso che possa portare ad un gemellaggio fra i due Comuni che hanno visto la nascita, Locorotondo, e la morte, Castel Sant’Elia, di fra’ Giuseppe Andrea Rodio.




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