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Taranto: Vestas, “licenziamenti singoli mascherati come riorganizzazione aziendale”. Oggi sciopero Grottaglie: Leonardo, "vittoria dei lavoratori"

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Di seguito un comunicato di Fiom, Fim e Uilm (segreterie provinciali di Taranto) e a seguire, un comunicato della segreteria provinciale tarantina Filcams-Cgil:

Abbiamo purtroppo nuovamente constatato la sospensione della posizione lavorativa di un nostro collega, a cui farà seguito il relativo licenziamento.

Da Gennaio 2017, e quindi da appena quattro mesi, siamo al terzo licenziamento, con le medesime modalità.

Nelle modalità di attivazione dei licenziamenti rientra anche il non informare preventivamente le Segreterie Provinciali e le RSU FIM FIOM e UILM.

Appare legittimo chiedersi cosa stia accadendo e soprattutto di come si concilino queste riduzioni repentine di personale in aperto contrasto con i trend finanziari favorevoli della Vestas.

Qual è lo scenario occupazionale della nostra azienda? Quali le politiche aziendali nel breve periodo? Cosa dobbiamo aspettarci nell’immediato e soprattutto chi tutela i nostri livelli occupazionali?

Le RSU riunite in assemblea con i lavoratori di Vestas Italia, e le segreterie provinciali, indicono per il 6 aprile una giornata di sciopero con sit-in davanti ai cancelli di via Ariosto 12 dalle ore 7,00, in segno di protesta contro questi licenziamenti singoli, mascherati come riorganizzazione aziendale. Al contempo, invitiamo l’azienda a convocare un incontro urgente per fornire le spiegazioni del caso e CHIEDIAMO la disponibilità dell’azienda stessa ad un confronto nel rispetto delle RSU delle segreterie provinciali e dei lavoratori da loro rappresentati.

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La lotta e la perseveranza pagano. A Grottaglie i lavoratori hanno vinto la loro battaglia per il riconoscimento della dignità del lavoro, ottenendo l’assunzione a tempo indeterminato. “Settimane di vertenza hanno portato a questo risultato positivo” commenta Paola Fresi, segretaria della Filcams Cgil di Taranto, “siamo felicissimi di aver sottoscritto l’accordo con l’azienda, mantenendo anche il contratto multiservizi, che ha permesso ai dieci lavoratori di mantenere qualifica e livello“. L’accordo è stato sottoscritto ieri pomeriggio, dopo una lunga trattativa.
Giovanni D’Arcangelo, segretario confederale, già segretario generale della categoria, commenta positivamente il risultato della vertenza: “Questa vittoria è merito dell’unità dei lavoratori, ma rientra nella battaglia che la Cgil sta facendo, a livello nazionale, per il riconoscimento della clausola sociale nei contratti di appalto. Questo risultato positivo si è ottenuto grazie ad una vertenza territoriale, ma le condizioni in cui erano i dieci lavoratori ex Alenia sono quelle in cui versano migliaia di lavoratori in tutto il Paese. Questo è il senso del quesito referendario sugli appalti“.
I dieci lavoratori ex Alenia hanno firmato il contratto a tempo indeterminato, e sono un segno di speranza per tutti coloro che sono nella stessa condizione.




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