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Puglia, aeroporti: per Foggia il destino è lo scalo dei velivoli di protezione civile, a Grottaglie una nuova protesta Comunisti italiani, quello grottagliese ha le piste fra le più lunghe d'Europa ma dopo trent'anni di promesse il risultato è l'aeroporto chiuso. Ieri un vertice per tentare un'altra prospettiva

aeroporto grottaglie

Il “Gino Lisa” di Foggia, destinato a divenire scalo per i velivoli di protezione civile. Canadair, Fireboss, un aiuto sostanziale per la lotta agli incendi. Questa la decisione della giunta regionale pugliese. L’altro aeroporto pugliese per il quale trovare uno sbocco operativo rimane difficile, è lo scalo “Arlotta” di Grottaglie. Ieri, dopo la protesta (comunicato di seguito) un vertice con l’assessore regionale allo Sviluppo e Aeroporti di Puglia, per tentare un’altra prospettiva di avvio dello scalo civile. Potrebbe esserci l’interessamento della compagnia britannica Virgin.

Di seguito un comunicato diffuso da Ciro Manigrasso, responsabile PdCI-Monteiasi:

Un plauso va fatto solo ai cittadini liberi che sono andati a protestare.

A tutti gli altri bisogna ricordare alcune cose per far si che questo territorio non continui a subire ulteriori umiliazioni.

Va ricordato che a partire dalla Presidenza già prima di Fitto per proseguire con Vendola e a finire con Emiliano, mai nessuna di queste Amministrazioni si è mai dichiarata di essere contraria alla riapertura dell’Aeroporto di Taranto-Grottaglie ai voli civili, parliamo di oltre 30 (trenta) anni.

Tanti sono stati gli atti consumati in Consiglio Regionale e fuori.

AEROPORTO di TARANTO-GROTTAGLIE, servito solo per le emergenze legate a conflitti armati, neanche rispetto ad avversità metereologiche.

BARI e BRINDISI, operativi per voli da e per tutto i mondo.

FOGGIA, in esercizio per un periodo, poi chiuso perché la Pista non consente l’atterraggio ed il decollo dei velivoli attuali in circolazione. Tra non molto ritornerà in esercizio perché a livello di Regione Puglia stanno mettendo a punto una procedura per bypassare i vincoli Europei per finanziare l’allungamento della pista, con i soldi di tutti i pugliesi e poi perché l’Aeroporto ha già le Compagnie disponibili ad effettuare il servizio.

L’Aeroporto di Taranto-Grottaglie ha la Pista tra le più lunghe d’Europa, tutti i servizi e le Infrastrutture pronte ma no ha la disponibilità delle Compagnie e la volontà del Consiglio Regionale.

Alla luce della breve esposizione fatta in premessa, in concreto, l’Aeroporto di Taranto-Grottagli è inserito nel “Piano Nazionale dei Trasporti” come Aeroporto a prevalenza Cargo e industriale ed inserito nel Grande Progetto della “PIASTRA LOGISTICA del MEDITERRANEO” deliberata e finanziata dal Governo Nazionale e dalla Regione Puglia ma ancora dormiente nei cassetti di qualche Assessorato Regionale e negli uffici di Aeroporti di Puglia.

La stessa Piastra Logistica che diventerà contenitore di varie Infrastrutture Industriali e non solo, Area Cargo, Droni, Voli Suborbitali, Catena del Freddo nonché Insediamenti logistici.

Detto questo pensiamo, che tutti i Parlamentari, Consiglieri Regionali, Amministrazioni Comunali, Associazioni Datoriali, Economiche e Sociali della Provincia di Taranto devono lavorare congiuntamente e non come fa qualche Amministrazione Comunale per far attuare quello che è stato già deliberato ed approvato, vedi “Patto per la Puglia”, “Patto per Taranto e “Protocollo di Intesa” tra Regione Puglia, Provincia di Taranto, Comuni di Carosino – Grottaglie – Monteiasi e Aeroporti di Puglia sottoscritto a Bari il 20/10/2009 ( Duemila nove) cioè; “ OBIETTIVI STRATEGICI DI SVILUPPO DELL’AEROPORTO DI TARANTO-GROTTAGLIE”, cosi come sta avvenendo per il “Porto di Taranto.

Va da sé che i voli civili diventerebbero una conseguenza logica, un utilità per tutti per lo sviluppo serio della Provincia di Taranto.

Non per fare i “BASTIAN CONTRARI”.

Quello che si è consumato è l’esatta fotocopia di quello che succedeva mesi fa quando si discuteva della chiusura dell’Ospedale di Grottaglie. Dichiarazioni ottimistiche circa il mantenimento dei reparti, promesse mai mantenute e foto di circostanza a Bari presso la Regione Puglia pubblicate a mò di trofei.

Conseguenza, Ospedale chiuso e mai riconvertito.

AEROPORTO CHIUSO !!!!! con quello che costa ai cittadini Pugliesi.




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